Si terrà martedì 21 giugno 2022 alle ore 18 presso la Libreria Raffaello in Via Kerbaker, 35 a Napoli la presentazione del libro di Bruno Pezzella “Tanti piccoli K” (Edizioni MEA).
All’incontro, moderato da Geltrude Vollaro (Edizioni MEA), dialogherà con l’autore Adolfo Mollichelli (Giornalista e Scrittore).
Sinossi
A metà tra memoria e lepida invenzione, leggere e folli storie di persone improbabili, provvisorie, invisibili, tanti piccoli “k” come Philip Roth definisce i protagonisti dei racconti di Kafka, o come i matti di Jack Kerouac “Quelli che non sbadigliano mai”.
Storie senza né tempo né spazio, “distanti” ma possibili, come in fondo lo sono tutti i luoghi fantastici della mente.
Insieme fanno un racconto più grande, un “ritorno” al piacere delle trame, un transito senza inizio né fine.
Cenni biografici
Bruno Pezzella è nato a Napoli. Docente e formatore, ha svolto attività di aggiornamento e specializzazione presso le Università: Federico II (SICSI e TFA); L’Orientale (CIRED); Suor Orsola Benincasa (Dipartimento di Sociologia), e per conto di enti di formazione pubblici e privati.
Ha collaborato per diversi anni ai quotidiani: ROMA, NAPOLINOTTE, IL MATTINO (Lettera Sud), NAPOLI OGGI; il mensile MERIDIANA; l’agenzia ROTO-PRESS; ha curato l’ufficio stampa di una organizzazione sindacale.
E’ autore di numerosi saggi monografici, libri di narrativa, testi di didattica e manuali sulla formazione.
Dice di sé
Sono laureato in giurisprudenza col massimo dei voti e la lode, sono un esperto di Didattica e di Didattica sperimentale. La scrittura colta, non quella di cronista o (anche ) critico, è nata da una scommessa fatta con me stesso: vediamo se sei capace di scrivere un romanzo. Ci ho messo sei mesi, ma per rimaneggiarlo 15 anni. E così è successo anche per quelli seguenti. Ovviamente, ne incominciavo, tre o quattro insieme.Amo la letteratura concreta, moderna, sociale, scrittura rapida ed emotiva. Diciamo Steinbeck, Kerouac, Fante, Haruf, Roth. i sudamericani e gli spagnoli. Adoro l’italo–“portoghese” Antonio Tabucchi, uno dei maestri del Novecento. E un marsigliese sconosciuto, Jauffret. Un grandissimo scrittore.