È di poche settimane fa la promozione ottenuta (sul campo) da parte della Virtus Piscinola in Serie C Silver, campionato alla quale mancava dalla stagione 2016/2017 dopo lo spareggio play-out perso contro la allor New Basket Casavatore di Raffaele Angelino, noto asso cestistico delle serie minori campane.
Il successo del giovane roster
Un successo che ha fatto esplodere di gioia gli spettatori accorsi nella Tendostruttura di Via Dietro La Vigna (causa covid spalti dimezzati), e che ha lanciato le V Nere nell’olimpo delle minors campane. Il segreto di questo successo ottenuto ai playoff contro la Academy Basket Potenza in Gara 3, è stato il non fermarsi mai e il non prendersi mai un periodo di pausa da maggio del 2020: mentre diverse società rinunciavano all’iscrizione ai campionati 20/21 (chi per questioni economiche, chi per questioni organizzative) la Virtus sotto questo punto di vista è sempre stata presente sul suo campo, facendo allenare tutti i suoi settori giovanili e contornando la prima squadra di Coach Enzo Cimminiello con grandissimi innesti.
Questi ultimi si sono fatti valere pesantemente in tutti i campi della Campania del basket, uno su tutti Matteo De Rosa ex Virtus Pozzuoli che con i suoi 14.3 ppg e 6.7 assist di media a partita ha letteralmente trascinato (emotivamente e tecnicamente) i piscinolesi a questo storico traguardo.
A lui si aggiungono i gregari storici: capitan Guarino 8.7 ppg e 3.4 ast., Pietro Quattromani (anche lui nuovo centro titolare) con 11 punti e quasi 10 rimbalzi di media a partita e l’espertissimo ex Serie A Luca Domenicone che purtroppo durante il finale di stagione ha avuto un grave infortunio di natura muscolare e ha concluso anzitempo la stagione. A loro si va ad aggiungere una folta e talentuosa panchina con Andrea Sveldezza (anche lui neo arrivato da Secondigliano) , il giovane Emanuele Santoro, e Carmine Notari quest’ultimo scavalcato nelle gerarchie proprio da Pietro Quattromani. Una squadra che ha visto gli esordi di tanti volti nuovi e soprattutto giovanissimi come il classe 2001 Umberto Sepe, Mattia Piezzo e Andrea La Bruna (2002), Alessandro Russo (2003) e Vincenzo Rocco (2004).
L’emozione della Virtus Piscinola
Merito di tutto ciò è soprattutto della grande organizzazione societaria che c’è stata in questo biennio di pandemia, col cambio presidente (da Carmine Montesano al giovane Salvatore Avolio) ma anche dell’esperienza in panchina di Coach Cimminiello che quest’anno è stato coadiuvato da Ciro Lepre, neo-allenatore in seconda.
Queste le parole del presidente, dopo la meritata promozione in Serie C:
“Ce la siamo meritata ed ora Ce la godiamo: questa promozione in serie C non è un qualcosa di estemporaneo, non è casualità, ma è frutto di progettualità, impegno, sacrificio e passione. Nel “post covid” avremmo potuto decidere di congelare tutto e di rimandare il tutto di un anno, ma non lo abbiamo fatto, non potevamo farlo.
Siamo ripartiti, con tutte le attività, lo dovevamo al nostro quartiere, lo dovevamo ai nostri ragazzi, ed ora possiamo dirlo, siamo ripartiti anche bene: tutto il minibasket in campo, con i nostri bambini che con i loro sorrisi ci hanno dato forza, tutto il settore giovanile in campo, con quattro campionati disputati e ben due semifinali regionali raggiunte, e la Ciliegina sulla torta…la nostra prima squadra protagonista nel campionato di serie D che conquista meritatamente sul campo la promozione in serie C!
Vogliamo ringraziare tutti i nostri tesserati e tutti quelli che ci hanno dato fiducia e che ci hanno sostenuto, la Piscinola del basket è viva, per noi questo è solo un punto di partenza e da oggi siamo già proiettati alla stagione sportiva 2021/22.
Questo successo lo vogliamo dedicare a chi fisicamente ieri non era con NOI in Tendostruttura ma che ci ha guidato e protetto da lassù: ci piace immaginarli soffrire, sorridere ed esultare dall’ alto, insieme a noi, perché noi non dimentichiamo: “La nostra è una società che appartiene più ai morti che ai vivi”, il nostro compito sarà proseguire sulla retta via indicataci!”
(Fonte intervista: Playbasket)
di Nando Spavone
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