- ORIGIN
- SHINE ON YOU CRAZY DIAMOND ft. Raiz
- GREAT KHAN
- ROTTEN
- ORIGINAL JEANS ft. Scialdone
- ASTRA SONG
- SEATTLE BOY ft. Startuffo
- TUNIS
- ONE MINUTE
- SONG 77 ft. Diego Leanza
- SECRETS
- D-ROSS BLUES
- UNICORN
Per alcuni è un volto sconosciuto ma D-Ross è un musicista pluripremiato, già David di Donatello e autore della soundtrack del film “5 è il numero perfetto” di IGORT. D-Ross, nome d’arte di Rosario Castagnola, è un musicista, producer, compositore e autore di colonne sonore napoletano classe 1977.
Il suo palmares musicale presenta molte certificazioni, in Italia troviamo il recente doppio platino per il singolo “Ferma a guardare” di Ernia. Mentre per il panorama internazionale, abbiamo il doppio disco di diamante per “Un monde parfait” della francese Ilona Mitrecey, singolo più venduto in Francia nel XXI secolo.
“Origin”, il secondo capitolo di D-Ross
È un ritorno alla fonte per D-Ross, dopo tre anni di assenza, con un nuovo progetto solista, autoprodotto, indipendente, su etichetta RC Music di cui è egli stesso proprietario. “Origin” è la parola chiave che dimostra l’essenza del suono dell’artista, che viene dalle chitarre, dal rock, dal blues. Un ritorno all’adolescenza, più che l’ingenuità che accomuna tutti, questo disco rappresenta la strafottenza di quella fase di vita.
“Sentivo il desiderio di sperimentare con chitarre, bassi, amplificatori, fuzz, compressori. È un album che mi riavvicina alla scoperta della musica sebbene in ogni produzione che faccio si rintracciano sempre i riferimenti alle fondamenta del palazzo.”
Tredici tracce chi si muovono tra i generi
Tredici tracce che spaziano dall’elettricità noise al garage, dal funk-blues-gospel alle melodie allucinate, tra ballad soffici e intuizioni aspre. Si tratta di rivelare gli stati d’animo, le sensazioni, ed è per questo che i brani non hanno testi e sono quasi tutti strumentali, tranne il tributo ai Pink Floyd.
A tre anni dal debutto solista avvenuto con “Large”, D-Ross riporta nuovamente la luce sulle sue profondità, alternando dimensioni da canzone a interludi, facce esplicite e malinconiche. Quello del 2018 era più un disco da producer, su paesaggi sonici spesso sintetici. Stavolta prevale lo spirito da chitarrista e da rocker, la chitarra è l’assoluta protagonista.
Possiamo sintetizzare l’album in tre passaggi:
- La matrice blues con brani come Seattle Boy.
- Il profilo malinconico-melodico con Secrets.
- La faccia più elettronica-urban con One Minute e l’omonimo Origin.
La nostra rassegna stampa è finita ed auguriamo a D-Ross un grosso in bocca al lupo per questo suo nuovo progetto.
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