Saint è un ragazzo con una passione assurda per la musica, interessato a suonare la batteria e chitarra. Ciò che caratterizza la sua musica, sono i racconti di quello che ha passato nell’adolescenza fino ai giorni odierni.
Noi del Corriere di Napoli abbiamo avuto il piacere di intervistarlo e riportiamo qui le sue risposte.
L’intervista
– Innanzitutto, domanda che sembra scontata, come stai?
– Ciao a tutti, per la prima volta posso dire di essere in pace con me stesso, determinato e orgoglioso di quello che sono riuscito a rifare.
– “Ipnosi” sta andando benissimo, cosa vuoi trasmettere al tuo pubblico con questa canzone?
– Voglio trasmettere la rivalsa che ognuno di noi può avere nella propria vita. Dare una speranza a ogni ragazzo che viene da un posto difficile come il mio e fargli capire che, chi ha un sogno nella vita, bisogna fare di tutto pur di ottenerlo.
– Com’è nata la collaborazione con Clementino?
– Ho conosciuto Clementino a Napoli, grazie a un’importante amicizia in comune, dopo 15 minuti, è nata Ipnosi; non abbiamo avuto bisogno di tante parole, è la musica che ha parlato per noi.
– Si sente spesso che il rap sia diseducativo, come risponderesti?
– Lo è per chi parla di argomenti che non fanno parte della loro vita. Il rap dovrebbe essere un modo per far capire agli altri che, chi ha vissuto certe situazioni, ha il potere di deviare verso una vita migliore.
I sbagli personali sono di ogni essere umano e noi abbiamo la responsabilità di dare una forza grandissima a chi ci ascolta.
– A chi/cosa ti ispiri musicalmente?
– Vengo dal punk rock , infatti i prossimi singoli sembreranno più Blink-182 che Young Thug.
Lil Peep è il mio eroe, ho una rosa sulla faccia che ricorda quello che ha fatto lui per la musica essendo il paladino di un genere talmente complesso che è indefinito.
Per ricordare la grandezza delle emozioni che mi ha lasciato, ho il dovere di non farlo dimenticare come tutto quello che gli artisti prima di me hanno dato per la musica.
– Quest’anno di Covid ti ha aiutato o ti ha bloccato nel fare nuova musica?
– Nemmeno un tornado potrebbe non farmi fare più musica, sono stato fermo 4 anni so cosa vuol dire vivere senza musica.
Per me è come ossigeno, non riesco a vivere senza.
Quando non produci musica o non senti musica, cosa fai di solito nel tempo libero?
–Sono un piccolo tazmania, irascibile e poco paziente, il mio manager si preoccupa sempre quando non faccio musica ma adesso sto dedicando il tempo a me stesso; per la prima volta sto cominciando a volermi bene.
– Progetti per il futuro?
– Sono talmente tanti che non saprei da dove iniziare, però posso dire che sto facendo di tutto per mettere su una band alla Punx Never Die.
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