
Qualcosa di diverso rispetto alla normalità di oggi. Una raccolta di poesie, infatti, può risultare un po’ anacronistica, quasi fuori tempo. Non è il caso però di “Diavolo di Sabbia”, l’ultima opera di Elisabetta Panico, che descrive così la sua ultima creatura:
“Un respiro lungo più pagine che inala un dialogo silenzioso con il lettore, creando architetture impossibili in cui affrontare prospettive senza punto di fuga. Il respiro lungo si fa vento, scuotendo domande a metà tra panico e possibilità, senza margine di approssimazione.”
Scrive Elisabetta Panico del suo libro di poesie, poesie brevi e (quasi) aforismi. Numerati da 1 a 72 annotazioni, poesie, appunti -anche quando mantengono l’aspetto di poesie.
Sono campioni raccolti a caso in un arco di tempo? La numerazione fa pensare di no. Sembra infatti un disegno che progredisce, anche se capire di che disegno si tratta è forse impossibile. Un libro che si legge anche per salti, a dispetto della numerazione, e diverte e fa pensare anche quando è amaro.
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CURIOSITÁ SULL’AUTRICE
Elisabetta Panico è autrice e collage artist napoletana, classe ’95. Laureata presso l’Accademia di Belle
Arti in Didattica e Comunicazione dell’arte, con Biennio specialistico in Pittura, pubblica nel 2016 “Il riflesso
del mondo, in una pozzanghera nel fango”. Una Raccolta di versi edita dalla BookSprint Edizioni, segnalata
dal poeta Giuseppe Vetromile su Transiti Poetici. Nel 2020 pubblica per Mnamon Editore “Diavolo di
sabbia”, insieme di poesie dal gusto ricercato.
Evidenziata da Lorenzo Spurio e recensita da Laura Vargiu sul n. 31 della rivista Euterpe, alcuni estratti figurano su Chiasmo magazine, e sul n.34 della Rivista trimestrale “22 Pensieri” a cura di Chance Edizioni. Ad oggi Elisabetta, è coinvolta in eventi, concorsi, ed esposizioni artistiche, svolte nel territorio campano e nazionale.