Ci sono luoghi in cui il tempo scorre troppo in fretta e il bisogno di diventare grandi spazza via il percorso naturale della vita.
In questi posti dimenticati e demonizzati in cui prolifera la mancanza di speranza, diminuiscono le alternative per chi sogna un futuro diverso.
Il Rione dei Fiori, meglio conosciuto come Terzo Mondo, nella periferia nord di Napoli è uno di quei posti in cui si crede ci siano dannati in attesa di un miracolo, o magari di un eroe.
Scampia e Secondigliano sono esempio di sciacallaggio mediatico e politico, senza capire che la vera sfida non è parlarne, ma fare qualcosa.
Per fortuna però, c’è anche chi non sfrutta il blasone dei succitati quartieri; Imma e Pasquale non sono né santi né eroi: loro semplicemente ci credono!
Ares Volley: riscatto e integrazione
I valori dello sport possono essere il motore del riscatto sociale di un quartiere complicato. I progetti di avviamento alle attività sportive con le scuole, rappresentano a pieno il concetto di integrazione e pari opportunità.
Quando la presidentessa Imma Valastro racconta delle esperienze con la sua Ares Volley, si percepiscono i sogni di cui vive.
Una storia simbolo è quella di Mary Odigie Osarugue.
Mary, ragazzina di origini nigeriane, ha gli occhi addosso di tutti gli osservatori campani ma come tutte le adolescenti ha paura di lasciare casa. All’Ares la spronano affinché si regali un sogno, senza però forzare le scelte della piccola, considerando il fatto che ha le carte in regola per diventare una superstar della nazionale alla stregua dell’idolo Paola Egonu.
Questo progetto di riqualificazione è sostenuto anche da due rappresentanti delle istituzioni: la preside della scuola Pascoli Monica Marasco e il presidente della VII Municipalità Maurizio Moschetti.
Tutti insieme danno ai ragazzi l’alternativa giusta ad uno stile di vita che potrebbe portarli fuori strada;
affidano loro un posto sicuro in cui praticare attività idonee all’età che hanno per crescere con i desideri comuni a tutti i bimbi del mondo.
La vera sfida infine sta a noi, che dovremmo ricordare che siamo tutti figli della stessa terra nati sotto lo stesso cielo.
4 anni in continua crescita
In questi quattro anni il timore degli inizi è andato via via affievolendosi lasciando spazio alla consapevolezza.
Se si lavora con professionalità, competenza e dedizione i risultati arrivano e gli sforzi vengono riconosciuti.
Per questa condizione particolare tutti i dirigenti hanno seguito corsi di sanificazione e gli atleti si sono sottoposti già al primo ciclo di tamponi gratuiti.
Piano piano si punta a riportare i circa 150 iscritti in palestra, e anche di più, che saranno il traino anche per il mantenimento delle prime squadre.
Per il secondo anno di fila i ragazzi guidati da Coach Vacca disputeranno il Campionato regionale di Serie C.
La campagna acquisti ha impreziosito tecnicamente un gruppo di ragazzi che era già di per se compatto e volenteroso. Il girone in cui sono capitati è uno di quelli che si può definire girone di ferro, ma guai a darli per spacciati!
Il ruolo da outsider permetterà loro di togliersi soddisfazioni degni delle aspettative della società, che sogna un giorno di riuscire a costruire una struttura che sarebbe il fiore all’occhiello per tutto il quartiere.
La squadra Ares Volley:
Palleggiatori: Marrone Francesco e Vergara Antimo;
Centrali: Colella Giuseppe, Forlenza Renato, Pecoraro Giovanni e Vassallo Giuliano;
Schiacciatori: Cervellera Giulio, Coscione Mario, Di Giulio Carmine, Latini Gabriele, Mandara Giovanni e Migliaccio Simone;
Opposto: Franzese Luigi;
Liberi: Palma Andrea e Torre Francesco.
La guida tecnica è affidata al Coach Pasquale Vacca il quale si avvale della collaborazione del Dottore Fisioterapista Sergio Maria Morfino, titolare di Fisiogym, cui vanno i ringraziamenti della società.
Ci teniamo a fare i nostri migliori auguri a Imma e Pasquale, diversi ma uguali, per certi aspetti il giorno e la notte, ma non esisterebbe uno senza l’altra.
Il vostro progetto/sogno è un raggio di luce in mezzo ad una stanza buia che nessuno ha il coraggio di esplorare, e solo per questo meritate tutto il nostro appoggio.
Ad maiora
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