
Ecco il calendario 2021 dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte che racconta, attraverso splendide immagini, le ricerche di punta degli astronomi napoletani e i principali risultati scientifici raggiunti a Capodimonte. Il titolo del Calendario riprende il motto dell’Osservatorio: Astronomiae Incremento (Per il progresso dell’astronomia) scelto 200 anni fa dall’astronomo Giuseppe Piazzi e impresso sul timpano della monumentale facciata dell’Osservatorio.
Capodimonte, dal cielo di Napoli all’Universo remoto!
Diverso ogni anno, esprime la tradizione scientifica e culturale del più antico istituto scientifico di Napoli e gli obiettivi futuri della ricerca astronomica e tecnologica che fa dell’Osservatorio di Capodimonte un centro di ricerca di eccellenza internazionale.
«Nel 2021, nonostante le difficoltà legate all’emergenza pandemica – scrive nell’introduzione la direttrice Marcella Marconi – ci aspettiamo significativi avanzamenti sia scientifici che tecnologici. Il calendario mostra alcune immagini relative ai progetti in cui sono protagonisti i ricercatori e i tecnologi di Capodimonte, con un omaggio dovuto al patrimonio museale e bibliografico. Tutto ciò rende l’Osservatorio un importante riferimento anche dal punto di vista storico e culturale a livello nazionale e internazionale. Con l’augurio di un 2021 – conclude la direttrice – segnato da una crescente ripresa delle attività scientifiche, perché gli astronomi di Capodimonte continuano ad “appuntare in alto lo sguardo e l’intelletto”».
La copertina del calendario ha in primo piano un dettaglio del prezioso Orologio astronomico (1567) proveniente dalla collezione Farnese di Casa Borbone ed esposto nel Museo dell’Osservatorio, il MuSA. La salamandra è simbolo dello scorrere uniforme del tempo e più in generale rappresenta la costanza, la resistenza e il valore, virtù fondamentali durante questi difficili mesi di emergenza sanitaria.
Osservatorio Astronomico di Capodimonte: le immagini più suggestive
Tra le immagini più suggestive che illustrano i dodici mesi ci sono: il centro della Via Lattea con Sagittarius A*: il buco nero supermassiccio al centro della nostra Galassia scoperto e studiato da Penrose, Genzel e Ghez, vincitori del Premio Nobel per la Fisica 2020. Il rendering dell’Extremely Large Telescope, il più grande telescopio terrestre con uno specchio primario da 39 metri di diametro che si sta costruendo nel deserto di Atacama in Cile, confrontato con uno dei principali monumenti napoletani, il Maschio Angioino.
Project Manager dell’impresa è il napoletano Roberto Tamai, mentre un gruppo di ricercatori e ingegneri dell’Osservatorio partecipa alla realizzazione del modulo ottico MAORY. Che permetterà agli astronomi di ottenere immagini sorprendentemente nitide; e due spettacolari nebulose a emissione Sh2-54 e NGC 6611 osservate dal telescopio napoletano VST che si trova sulle Ande cilene.
Insomma, dopo un 2020 così complesso, è una bella occasione per godere delle eccellenze napoletane. L’Osservatorio Astronomico di Capodimonte rappresenta sicuramente una di queste. E la riapertura prevista per il 2021 è un segnale forte per ricominciare.
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