Torna con il consueto appuntamento settimanale la rubrica alla scoperta di misteri e leggende del napoletano. Questa settimana ripercorriamo insieme la storia di Castel sant’Elmo e del mistero che aleggia intorno alla costruzione, dall’edificio fino alla stanza delle maschere. Questo è Discover Naples: i fantasmi di Castel sant’Elmo…
Se ti sei perso l’ultimo appuntamento con la nostra rubrica, recuperalo qui: Leggende d’amore napoletane: ‘O ssaje comm fà ‘o core?
Un po’ di storia
Castel sant’Elmo è forse uno dei punti di riferimento più famosi della città. Visibile ad occhio nudo e situato in cima alla collina del Vomero, il complesso sorge dove un tempo fu costruita una chiesa dedicata a Sant’Erasmo. Voluto da Roberto il Saggio che ne commissionò la costruzione attorno al 1329, i lavori furono ultimati solo nel 1343 durante il regno di Giovanna I d’Angiò che, in fine, lo vendette ad Alfonso d’Aragona nel 1416.
Grande esempio di architettura cinquecentesca, la forma attuale della pianta- stellare con sei punte che sporgono di venti metri rispetto alla parte centrale- si deve ai numerosi lavori di fortificazione voluti dal viceré don Pedro di Toledo e realizzati su progetto dell’architetto Luigi Scrivà.
La pianta del castello, così come tutta la costruzione, sembrerebbe nascondere qualche segreto: se per alcuni storici le sei punte avevano il solo scopo di agevolare le guardie nel momento di sparare ai nemici, per altri la storia è ben diversa. Le sei punte, infatti, potrebbero essere un rimando all’alchimia essendo questa forma il simbolo dell’unione tra acqua e fuoco e, quindi, dell’equilibrio cosmico.
Gli assedi al castello
La storia della fortezza è scandita da numerosi assedi. Assedi che saranno il punto di partenza della leggende dei fantasmi di Castel sant’Elmo. Già a partire dal 1348, dopo l’omicidio di Andrea di Ungheria, ebbe “il battesimo del fuoco” con il suo primo assedio da parte di Ludovico di Ungheria. Quest’ultimo, giunto a Napoli per vendicare il fratello la cui uccisione si attribuiva alla regina Giovanna I d’Angiò, riuscì nell’intento di farle abbandonare la fortezza. Dopo la resa della regina, il castello fu occupato da Carlo di Durazzo.
Ma i veri misteri cominciarono a partire dal 1587, quando un fulmine caduto nella polveriera fece saltare in aria buona parte del castello, uccidendo circa 150 uomini e distruggendo la chiesa di sant’Erasmo. Castel sant’Elmo divenne poi un carcere dove furono prigionieri numerosi grandi nomi della città: Tommaso Campanella, Giovanni di Capua, Giustino Fortunato, Luigia Sanfelice…
La stanza delle maschere e i fantasmi del castello
Rumori inquietanti e urla strazianti: i fantasmi di Castel sant’Elmo ci tengono a farsi sentire! O, almeno, così sembrerebbe e le storie di presenze misteriose all’interno del castello sono numerose… Una delle più accreditate, vede l’interno dei sotterranei essere infestato da presenze sovrannaturali che terrorizzano i presenti. Proprio per questo motivo, alcuni custodi preferiscono fare il giro d’ispezione in coppia…
A detta dei più, una delle stanze più infestate della fortezza sembrerebbe essere la Stanza delle Maschere: luogo in cui si aggirerebbero tutti i personaggi che hanno indossato le maschere esposte, da Totò e Peppino a Eduardo.
Un’altra storia, invece, ha come luogo di partenza un cancello a sud della fortezza dal quale le guardie reali uccidevano chiunque avesse tentato di penetrare il castello. I corpi venivano poi gettati nei sotterranei per farli divorare dai topi ed è proprio dai sotterranei che sembra provengano, ancora oggi, urla strazianti…