Simone Rossi, il pallanuotista dell’Ortigia ed ex Posillipino racconta in un’intervista le sue esperienze presenti in Sicilia, passate in Campania e i sogni futuri.
“Ciao Simone, ti ringraziamo per partecipare alla prima puntata di Water Neapolis, una rubrica incentrata sulla pallanuoto napoletana. Ti volevo chiedere come stessi e com’è andata la tua quarantena?”
“Ciao Matteo e grazie dell’invito. E’ stata una quarantena dura perchè sono stato lontano dalle piscine. Sono riuscito ad allenarmi a casa ma, come puoi immaginare, non è lo stesso.”
“Ci vuoi parlare del tuo primo anno con l’Ortigia?”
“Primo anno meraviglioso qui in Sicilia, abbiamo dato il massimo raggiungendo una storica finale di Euro Cup che a causa del coronavirus non disputeremo. C’è ovviamente rammarico ma non ci fermeremo qui, puntiamo ancora più in alto.”
“A causa del Covid alcune società hanno dovuto vendere tanto, altre invece si sono rinforzate ancora di più. Come pensi che influirà tutto ciò sul campionato?”
“Il Covid ha portato una spaccatura ancora più drastica sul nostro campionato. Le squadre forti sono diventate fortissime mentre altre hanno addirittura chiesto l’autoretrocessione. Chissà se tornerà la formula play off così da portare un equilibrio maggiore e al tempo stesso anche pubblico.”
“Il Brescia si è rinforzato più delle altre mentre il Recco ha perso dei pezzi, pensi che adesso il gap tra le due è diminuito ancora di più?”
“Secondo me si, quest’anno può crederci ancora di più. Il Recco deve aver paura del Brescia, deve aver paura di perdere lo scudetto. Anche se non dimentichiamo che il Recco è sempre la squadra più forte del mondo. Il Telimar invece ha fatto una grandissima campagna acquisti e ora nom deve più nascondersi”
“Come hai approcciato a questo sport”
“Quando ero piccolo giocavo a calcio, ma a causa di alcuni problemi fisici passai al nuoto e dopo un po’ alla pallanuoto. Con la palla è stato subito amore e da lì non l’ho più lasciata. Fino ai 16 anni ho giocato nelle giovanili del Brescia, poi mi sono trasferito a Napoli per motivi familiari e ci sono rimasto fino all’anno scorso giocando per il Posillipo e l’Acquachiara”
“Quale è stata la tua più grande soddisfazione nella tua carriera?”
“Con il Posillipo probabilmente il terzo posto nei play off dove rischiammo di buttare fuori il Brescia. Con l’Acquachiara invece la semifinale di Euro Cup che ci permise di arrivare un finale e sfidare nel derby il Posillipo: ad un minuto e mezzo dalla fine eravamo sotto di 3 gol, riuscimmo ad agguantare il pareggio in extremis e ci portammo a casa il passaggio del turno”
“Il tuo sogno nel cassetto?”
“Il sogno nel cassetto è e rimarrà la nazionale. La calottina azzurra è il mio obiettivo e sto facendo di tutto per meritarmi la convocazione col Settebello”
“Come tutti sanno tuo padre, Marco Rossi, è stato un grande calciatore e ora è l’allenatore dell’Ungheria. Vedi un futuro da allenatore come tuo padre?”
“Si, io per adesso ho il patentino da allenatore e spero che in un futuro prossimo possa lavorare nello staff di mio padre così da imparare al meglio il mestiere”
La prima puntata di Water Neapolis si conclude qui. Ringraziamo Simone Rossi per essere stato con noi. Appuntamento a martedì prossimo con un nuovo ospite.
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