Trionfo de “Il Traditore”. Si potrebbe sintetizzare così l’edizione 2020 dei David di Donatello. Una rassegna strana, inedita quella presentata da un emozionato Carlo Conti, che, senza pubblico, tiene compagnia agli italiani collegandosi in videochiamata con i protagonisti delle categorie. Un vero e proprio trionfo de “Il Traditore”. Marco Bellocchio e Pierfrancesco Favino si rifanno dopo la delusione delle nomination agli Oscar.
Tanti i premi vinti: Miglior film ma altre cinque statuette importanti compresa Miglior regia, Miglior sceneggiatura originale, Miglior montaggio, Migliori attori protagonista e Migliore attore non protagonista per Luigi Lo Cascio. Il trionfo di un cinema italiano in crisi e per cui il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini si impegnerà a non farlo fallire. Il successo della semplicità, come dimostrato dalle “invasioni” dei familiari al momento delle premiazioni, con i figli di Lo Cascio e Jasmine Trinca, oppure la compagnia di Favino.
L’ARTE DEL SOGNO
Il cinema, “L’arte del sogno” come definito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Roberto Benigni, presenta oltre 200.000 lavoratori e sarà reso omaggio dal mondo il prossimo 20 giugno con una Giornata Mondiale. Il cinema che celebra due Maestri come Alberto Sordi e Federico Fellini a 100 anni dalla nascita.
“La dea fortuna” porta a casa 2 premi su 4 candidature, con la vittoria del premio Miglior attrice protagonista e Miglior canzone, con “Che vita meravigliosa” di Diodato, che dopo Sanremo conquista anche l’Accademia. Chissà se si fosse disputato l’Eurovision…Per “Pinocchio” invece 5 premi, dedicati soprattutto al trucco e la sceneggiatura: buon bottino anche per “5 è il numero perfetto”. Valeria Golino conquista il premio di Miglior attrice non protagonista, mentre il neonato David dello spettatore è stato vinto da “Il primo Natale” di Ficarra e Picone.
Il trionfo de “Il Traditore” non ha comunque oscurato i premi dedicati a produzione e fotografia vinti da “Il primo re” e il David dei giovani andato a Phaim Bhuiyan. Insomma un’edizione che rimarrà nella Storia, ricca di emozioni e che ora si pone il problema del 2021: come verranno valutati i pochi film usciti nelle sale?
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2 thoughts on “Arte&Cultura, David di Donatello 2020: trionfo de Il Traditore!”