Suggestioni napoletane vuole essere la narrazione di sensazioni estetiche di vita partenopea attraverso immagini pittoriche realizzate da artisti legati alla città di Napoli. Sono capolavori di rara bellezza, che potremmo definire “di nicchia” ma che vale la pena conoscere.
La terrazza di Domenico Morelli
Napoli è una città vulcanica e per molti versi caotica; Ma vi è mai capitato di osservare la città da un punto di vista diverso? Magari da una terrazza spoglia ed essenziale come quella rappresentata da Domenico Morelli? Questa suggestione ci trascina in quel desiderio di solitudine estatica e contemplazione assorta. In quest’immagine poetica, conservata a Palazzo Zevallos Stigliano, si raggiunge la più raffinata essenzialità. Probabilmente la più solenne e contemporanea dell’artista napoletano, che qui raggiunge una perfetta sintesi compositiva e cromatica.
Sulle Falde del Vesuvio e Pranzo a Posillipo di Giuseppe De Nittis
Sulle falde del Vesuvio sono dodici studi sul Vesuvio realizzati di Giuseppe De Nittis e dedicati al Vulcano simbolo per eccellenza della Città di Napoli. In una varietà cromatica che non ha nulla di invidiare agli studi del colore realizzati da Monet per la Cattedrale di Rouen, queste opere rappresentano un unicum nella sua produzione artistica.
Di particolare interesse è sicuramente il cosiddetto Vesuvio di Hitler, che entrò a far parte del museo ariano di Hitler durante la Seconda guerra mondiale.
Salivo ogni giorno sul vesuvio per lavorare; sei ore di viaggio a cavallo per andare e tornare e salire fino al cono, sulle spalle delle guide; ma allora avevo 26 anni e ignoravo cosa fosse la stanchezza.
Giuseppe De Nittis, Notes et souvenirs. Diario (1870-1884)
La scena rappresentata in Pranzo a Posillipo viene descritta da De Nittis nei suoi diari:
Nelle belle serate di luna piena ci si riuniva in terrazza. alcuni artisti, venuti da napoli, cantavano antiche arie accompagnadosi con la chitarra; altri ballavano la tarantella.
Giuseppe De Nittis, Notes et souvenirs. Diario (1870-1884)
Un ritratto intimo e impregnato di lirismo che cristallizza un momento di convivialità en plen air trascorso in compagnia di alcuni amici durante il soggiorno a Napoli nell’ora che precedere il crepuscolo. Come punto di fuga la moglie Lèontine incorniciata da delicati chiaroscuri in un sapiente gioco luministico che culmina nella riproduzione quantomai realistica di Palazzo Donn’Anna, maestoso, che si riflette sullo specchio d’acqua.
Sulla Spiaggia e Banda de mar di Vincenzo Caprile
In quest’opera Vincenzo Caprile, artista napoletano, rievoca delicate suggestioni che trasmettono una calma appena concitata dall’attività ludica che impegna le due figure in un coinvolgente gioco estivo. Sarebbe bello scoprire in quale spiaggia meravigliosa si sta svolgendo questa scena incantevole e senza tempo. Questa suggestione è conservata al Museo di Capodimonte.
In Banda de mar un gruppo di guaglioni si diverte tra le onde; sullo sfondo si scorge il profilo sinuoso e inconfondibile dell’isola di Capri.
Quando Edgar Degas dipinse Castel Sant’Elmo
Cosa dire di questa magica impressione di Castel Sant’Elmo realizzata da Degas? La fortezza emerge dall’atmosfera fumosa, regalandoci una testimonianza unica del suo soggiorno a Napoli.
Napoli vista dal mare di Vincenzo Migliaro
Deliziose imbarcazioni oscillano dolcemente, sospese sulle onde calme. All’orizzonte l’isolotto di Megaride e il Castrum Ovi si stagliano tra il cielo color vaniglia e il mare sconfinato di Napoli. In questa “fotografia” Vincenzo Migliaro ci regala una suggestione che risplende per il vivace cromatismo.