La Campania ospita i “grandi” della pittura: Andy Warhol e Salvator Dalì arrivano a Napoli dopo il successo di Frida Kahlo e Van Gogh. Il nome attrae il pubblico a aiuta a promuovere gli spazi museali, basti pensare alle file che si vedono fuori dai musei in occasione delle ultime mostre-evento. Ma quanto di reale offriranno le prossime mostre organizzate a Napoli, sull’eco di queste grandi personalità’artistiche? Scopriamolo insieme.
Da Salvator Dalì a Andy Warhol. La Campania ospita i grandi della pittura
Andy Warhol torna al Pan con Andy is Back! dal 16 Aprile al 31 Luglio, con 130 opere tra disegni, oggetti autografati, serigrafie, fotografie, provenienti da collezioni private. L’artista fu fortemente legato alla città di Napoli anche grazie al rapporto di amicizia che legò Andy Warhol al gallerista Lucio Amelio. L’esposizione ricreerà le atmosfere degli anni ’50, ’60, ’70 e ’80, tracciando la storia delle intuizioni e dei progetti dell’artista, anticipatore di importanti fenomeni culturali e artistici e di cui, 35 anni dopo la sua morte, è ancora forte l’eco. In occasione della mostra dedicata a Andy Warhol sarà approfondita l’intensa attività dell’artista nei diversi settori. La mostra Andy is back! è prodotta da Navigare srl e curata da Edoardo Falcioni per Art Motors con il patrocinio del Comune di Napoli.
Per contatti: https://www.navigaresrl.com/. I biglietti si possono acquistare alla mostra o online: www.etes.it
Dal 14 aprile 2022 presso la Basilica della Pietrasanta partirà la nuova mostra Spellbound – Scenografia di un sogno, dedicata a Salvator Dalì. La mostra è a cura di Beniamino Levi, Presidente del Dalì Universe e Roberto Pantè, direttore creativo di Phantasya. Il titolo è un chiaro riferimento al film di Alfred Hitchcock, intitolato Spellbound (in italiano “Io ti salverò“) realizzato nel 1945. In occasione di questo film Hitchcock affidò a Salvator Dalì la realizzazione grafica di alcune scene a carattere onirico.”Atmosfere suggestive vi accompagneranno in un viaggio onirico alla scoperta del misterioso mondo dell’inconscio“, come recita lo slogan pubblicitario apparso sulla pagina facebook dedicata all’evento.
Per contatti: Sito Spellbound | Pagina Facebook
Tra originali e virtuale, le mostre dei grandi a Napoli.
Napoli riscopre il passato. Cosa aspettarci? Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un proliferare di mostre immersive il cui successo è giustificabile anche per via di una certa fluidità percettiva intrinseca, che rende sicuramente l’esperienza artistica più fruibile e digital. Una mostra immersiva è un format museale che sostituisce l’oggetto artistico con una sua riproduzione digitale:
Con l’ausilio di animazioni, proiezioni e realtà virtuale, queste mostre permettono di vivere un vero viaggio multisensoriale in un mondo di luci e suoni in cui le opere d’arte sembrano prendere vita.Senza opere, con meno costi, ma sempre più visitate: le mostre multimediali immersive si stanno affermando come un fenomeno economico di grande rilevanza per il mercato dell’arte
Tratto dalla Pagina Ufficiale di Navigare srl, a cui è stata affidata la produzione artistica della mostra Andy is back! al Pan
I percorsi museali sono concepiti a partire da una narrazione, pensata per stimolare l’immaginazione del pubblico. Ogni mostra si evolve in un’esperienza museale attraverso la fusione di tutti gli aspetti creativi
Tratto dalla pagina di Phantasya, a cui è stata affidata la produzione artistica della mostra Spellbound-scenografia di un sogno presso la Basilica della Pietrasanta
Quello delle mostre immersive e’ un fenomeno molto dibattuto, che al di là delle critiche ottiene sempre maggiore consenso dal pubblico. La componente emozionale e partecipativa assume un ruolo fondamentale: questo tipo di esibizione, attraverso la stimolazione visiva e uditiva, attiva meccanismi cognitivi e affettivi inconsci che seducono e coinvolgono attivamente lo spettatore. Il ricorso alla realtà digitale e alla visione tridimensionale suppur non riesca a restituirci la stessa emozione estetica di un dipinto originale osservato nella sua matericita’, attrae per la sua originalità.E voi? Cosa vi aspettate dalle prossime mostre in programma? Meno copie e più originali o più esperienze immersive?