In questa intervista conosceremo Ciro Pipoli, figlio del Vesuvio con il talento per la fotografia. Ciro Pipoli, classe 1996 è nato e cresciuto nei pittoreschi Quartieri Spagnoli. Ci restituisce un’immagine viscerale e autentica della città, colta nella sua quotidianità. Ciro Pipoli viene notato prima da Dolce & Gabbana, per i quali realizza un famoso servizio fotografico tra il Lungomare e il Rione Sanità; poi da Vogue Italia, che ha intervistato Ciro Pipoli nell’Agosto 2020 in occasione del famosa edizione “The Napoli Issue”-interamente dedicata alla città-.
Intervista a Ciro Pipoli
Ciao Ciro. Innanzitutto ci complimentiamo per i tuoi lavori e ti ringraziamo di averci concesso l’intervista.
- Parlaci un po’ di te. Come nasce la tua passione per la fotografia?
La mia passione per la fotografia nasce all’età di 16 anni. A quell’età avevo un grande desiderio di esprimermi e comunicare. La fotografia è stata ed è tutt’oggi la mia forma di espressione preferita. Attraverso le mie fotografie riesco a comunicare ciò che amo di Napoli.
- Come definiresti il tuo stile fotografico?
Il mio stile si pone a metà tra la street-photography e la narrazione. Quando sono in giro con la mia macchina fotografica, mi pongo l’obiettivo di scovare luoghi unici e persone autentiche, spesso ignorati/e. ho sempre avuto l’esigenza di raccontare la bellezza autentica di napoli, quella che si cela dietro la superficie delle cose.
- Quali progetti hai per il futuro? Sei interessato alla moda o pensi proseguire con il reportage e la street-photography?
Viaggiare e fotografare posti nuovi è quello che spero di poter fare un giorno. Dentro di me sento una fortissima voglia di dare voce alla città di Napoli. Per quando riguarda il futuro non escludo niente: c’è sempre da imparare. Anche la moda può adattarsi alla fotografia di strada. Non a caso due anni fa sono stato il fotografo per Dolce e Gabbana e il tutto si è svolto tra le strade del Rione Sanità e il Lungomare.
- Adoro le tue fotografie. Cen’è una che mi ha colpito particolarmente: lo scugnizzo che si tuffa all’indietro. Cosa rappresenta per te?
Nella vita ci vuole coraggio. La fotografia mi ha insegnato che bisogna saper cogliere l’attimo. Se l’attimo è quello giusto, allora, qui a Napoli si dice che hai avuto ciorta.
- Ultimamente mi è capitato di addentrarmi nei quartieri spagnoli e di notare una frase incisa sui muri: Mostra la bellezza nascosta. Facendo una rapida ricerca ho scoperto che è stata realizzata da alcuni ragazzi del Corso di Tecnologie dell’arte dell’Accademia di Belle arti. Che cos’è per te la Bellezza Nascosta?
Con le mie fotografie spero di invogliare i Napoletani stessi a riscoprire la propria città. Inoltre cerco di dare voce a persone e luoghi che rendono napoli unica al mondo.La bellezza nascosta di Napoli siamo noi napoletani.
Storie d’ammore. La mostra di Ciro Pipoli. Dieci fotografie per celebrare l’ammore
Napoli è la Città dell’ammore.
A Napoli l’ammore è ovunque. Pervade le nostre vite, infiammando le nostre esistenze. L’ammore è presente nei gesti silenziosi del commerciante che si alza presto la mattina per esercitare il proprio mestiere, sempre lo stesso, da anni. Nel sacrificio c’è ammore. L’ammore si nasconde nei gesti, ancor prima che nelle parole.
Domenica 12 Febbraio è stata inaugurata Storie d’ammore a cura di Claudia Colella presso il Gran Caffè La Caffettiera, salotto iconico della cosidetta Napoli bene, sito in Piazza Dei Martiri, a Napoli.
Il concetto di amore va oltre la retorica dell’amore romantico per raccontare i sentimenti dei gesti, delle parole e della quotidianità di napoli. questa citta’ci offre un patrimonio inestimabile e potenzialmente infinito di momenti che vale la pena raccontare e amare. oggi lo facciamo attraverso gli occhi di ciro pipoli ma è un punto di partenza, il primo tassello di una nuova narrazione della città
Claudia Colella, curatrice della mostra fotografica Storie d’ammore-fotografie di Ciro Pipoli
La mostra è stata ideata e prodotta dalla Mosaiko Entrerprise di Luca Ferraro e Guglielmo Esposito in collaborazione con Morgan & Partners, Unico Energia e Le Zirre di Napoli. Storie d’ammore sarà composta da dieci scatti fotografici che raccontano momenti di amore attraverso le immagini di vita quotidiana, accompagnati da didascalie dei più importanti autori partenopei come Matilde Serao, Eduardo De Filippo, Luciano De Crescenzo e molti altri.
Oggi più che ieri il caffè ha ripreso il ruolo di aggregazione e interconnessione, ritornando ad essere un luogo “rassicurante”, per la sua accoglienza pacata, discreta e rispettosa della rinnovata necessità sociale di vivere e condividere esperienze ed incontri che spaziano dalla semplice convivialità alla più complessa attività di sviluppo interpersonale. il rito ritorna ad essere una parte centrale della rinascita post-pandemia. frequentare un caffè è quasi diventato un esorcismo per liberarci dal triste passato e riconnetterci alla reale possibilità di riprendere con maggiore vigore e, si spera, qualità le nostre relazioni.
Guglielmo Campajola, titolare del Gran Caffè La Caffettiera.
La mostra sarà visitabile fino al 20 Febbraio.
Assolutamente da non perdere!