San Gennaro Moschino e tecnologia
Napoli è legata profondamente a San Gennaro e al suo culto, ma quello che per certo possiamo tenere a mente è che si tratta soprattutto di un tipo di culto civico. Alle celebrazioni infatti non partecipano solo la Chiesa e i fedeli ma anche il Sindaco e altre persone che rappresentano la città.
San Gennaro tra letteratura e tecnologia. Molti non sanno però che non sono il mondo religioso e civile onorano il Santo.
Di lui infatti si sono occupati il mondo della moda pop, la letteratura francese e il mondo delle app per smartphone.
Scopriamoli insieme
Moschino è sempre stata sinonimo di colore, pop, avanguardia.
Vivace e provocatoria non è un caso che si sia inserita a passo deciso nella moda eccentrica degli anni 80 del secolo scorso e che, entrata nel cuori dei giovani, si sia a loro avvicinata dedicandosi proprio dal 2013 alla moda giovane. Ma Moschino è pop in tutti i suoi aspetti, è italiana e della cultura italiana ha voluto farsi bandiera proprio negli anni 80 con una t-shirt unica.
San Gennaro Moschino e Tecnologia
La letteratura francese, invece, ha trovato in Alexandre Dumas un grande estimatore della cultura napoletana di cui si era innamorato nella prima metà del 1800.
Nel suo “Corricolo” Dumas racconta della passione con cui i fedeli napoletani premono durante la processione e invocano il prodigio: non vedendosi esauditi esplodono in grida e anatemi e appena il sangue nell’ampolla si scioglie, chi prima gridava piange di emozione e chi inveiva di rabbia implora il perdono della propria debolezza.
Queste due curiosità di San Gennaro Moschino e tecnologia vengono descritte nel libro “ Andare per i luoghi della Dieta Mediterranea” Di Elisabetta Moro e Marino Niola:
San Gennaro è il vero Dio di Napoli, così lo definì Alessandro Dumas. Un’esagerazione che coglie però una profonda verità. Perché il patrono partenopeo è da sempre il signore incontrastato della devozione dei napoletani. Ma è anche uno straordinario emblema identitario. E lo è a tal punto che le ampolle che contengono il suo sangue miracoloso sonoancora oggi affidate a una deputazione laica nominata dal presidente della Repubblica e guidata dal sindaco di Napoli. La centralità di san Gennaro non è dunque esclusivamente religiosa, ma anche politica. L’antico martire napoletano è un’icona, un protettore e un simbolo civico. Un logo ad alta definizione.
Al punto che negli anni Ottanta lo stilista Moschino lanciò con grande successo in tutto il mondo una T-shirt con l’immagine del santo e la scritta «I love San Gennaro». Un perfetto pittogramma glocal.
Per gli appassionati tech e che vogliono tenere in tasca e a portata di tap il miracolo di San Gennaro, è stata creata nel 2012 l’app ISanGennaro, disponibile per iOS, totalmente gratuita, leggera e si scarica in un secondo. Aprendo dallo schermo l’applicazione appare la sacra ampolla. Esattamente al centro troviamo la porzione trasparente in cui è posto “il sangue” del Santo. Una litania popolare fa da sottofondo.
Agitando l’ampolla (piano, mi raccomando, altrimenti il telefono potrebbe sfuggirvi di mano!) scoprirete se avverrà il miracolo: il “sangue” comincerà a muoversi sempre di più, la litania propiziatoria tradizionale si farà più intensa e una voce esclamerà “Miracolo!“ Ma solo se San Gennaro vi concederà il prodigio, perché se non muovete alla giusta maniera l’ampolla, non accadrà nulla e un triste coro risuonerà dal telefono: il miracolo non avverrà.
L’abbiamo provata per voi e, per quanto debba essere presa per quel che è, ovvero il risultato della funzione del giroscopio dello smartphone, al tentativo non riuscito ci ha lasciato una piccola delusione, mentre all’avvenuto prodigio ci ha fatto nascere un sorriso e un “Non è vero, ma ci credo!”.