Vivienne Westwood sfida la moda a Napoli e sceglie una cornice unica e autentica per la nuova collezione primavera estate 2022: quella delle strade vive e pittoresche del capoluogo campano, dove protagonista è la gente comune, lontana dalle copertine patinate e dalle ambientazioni che troveremmo sulle cartoline: sullo sfondo troviamo muri, i protagonisti sono dentro vecchie barche, su sedie di plastica e panchine.
Nessuna modella dalle gambe lunghe ma, in compenso, è anche la stessa Vivienne a posare.
Vivienne Westwood sfida la moda a Napoli. Un ritorno con le idee chiare e la voglia di rilanciare partendo proprio dal legame speciale con Napoli: Juergen Teller ne coglie l’essenza nelle fotografie proprio grazie al cast scelto tra chi rende viva la città, tra i motorini, gli spigoli dei muri scrostati, i piastroni consumati delle strade dei Quartieri Spagnoli, i tavolini di plastica bianchi sullo sfondo notturno del lungomare Mergellina.
Nel dubbio, Vivienne Westwood esagera
Stilista britannica che ha sempre puntato a progetti alternativi, Vivienne con le sue creazioni stravaganti contribuisce a creare lo stile punk, ispirando i Sex Pistols negli anni settanta e si dimostra sempre un passo avanti guardando alla moda di una volta: riporta in auge il faux-cul e il corsetto, indossato anche da Adele per il video del suo singolo “Oh my God”.
Passa attraverso il costume storico e attraverso lo stile bondage-feticista: spille, borchie, cuoio, gomma entrano e si fondono nelle sue creazioni, mentre le cuciture grezze saranno parte di una collezione in stile tribale, fa scandalo usando la lingerie come abbigliamento esterno e dimostra di saper evidenziare la sensualità usando mini kilt e tessuti tartan e scarpe dai tacchi vertiginosi coi quali anche la divina Naomi Campbell è inciampata. Memorabili anche la sfilata con una Kate Moss a seno nudo e con un cerone bianco sul viso e, di recente, Bella Hadid con un corsetto vedo-non vedo con trasparenze sul seno.
Nessun limite, quindi, nessuna ingessatura di pensiero, uno stile indomito, una mente libera che si riflette in ogni sfilata e il suo motto è “Nel dubbio, esagera”. Con i suoi meravigliosi ottant’anni, in collaborazione con il suo ex allievo e attuale marito Andreas Kronthaler affronta il post-lockdown con una collezione sia punk che controculturale, dove fiocchi giganti, seta e modelli destrutturati sono mescolati e diventano sempre nuovi, mai banali e sono ancora una volta manifesto di una passione per l’arte e la bellezza che non si spegne mai.
“Abbiamo riavuto la libertà! Per la prima volta dall’inizio della pandemia siamo potuti andare a visitare i nostri amici e colleghi in Italia – ha spiegato Kronthaler in una nota del marchio – Vivienne ha ricevuto un grande riconoscimento alla Biennale di Firenze, quindi abbiamo colto al volo l’opportunità perché ho sempre desiderato mostrare Napoli a Vivienne”.