La storia ci racconta di uno spietato killer che si aggira per le strade di Napoli. I giornali lo hanno soprannominato il Coccodrillo perché, dopo aver ucciso le sue vittime, non trattiene le lacrime. Sulle tracce di quest’assassino abituato ad agire nell’ombra si mette l’ispettore Giuseppe Lojacono, appena trasferito dalla Sicilia per punizione. Un pentito lo ha accusato di aver collaborato con la mafia e lui ha perso ogni cosa: il lavoro, la moglie, la figlia. Sarà il suo talento per le indagini a permettergli di rientrare in gioco.
Nell’introduzione al volume Il Metodo Del Coccodrillo, Maurizio de Giovanni spiega
“Nel 2011 avevo già scritto cinque romanzi del commissario Ricciardi, ero contento di quello che mi usciva dalla penna e non immaginavo nemmeno di cimentarmi in un nuovo ciclo di storie. Durante una presentazione di “Per mano mia”, però, mi fu chiesto dalla conduttrice: “Ma tu non ritieni di esserti creato una comfort zone? Non ritieni che sia troppo comodo utilizzare gli anni Trenta, quella bellezza, quell’ambientazione per scrivere romanzi? Non pensi che il romanzo nero debba confrontarsi con la realtà attuale?”. Fui colpito dalla domanda, anche perché ritengo che il romanzo nero sia una delle tante forme interpretative della realtà, e allora mi sono interrogato su quale storia avrei potuto raccontare ambientata nella contemporaneità”.
Il Metodo Del Coccodrillo, con la postfazione di Maurizio de Giovanni, è a cura di Luca Crovi, e la storia è realizzata in coordinamento con la Scuola Italiana di Comix.
Una speciale versione Variant è disponibile esclusivamente nelle librerie del circuito Feltrinelli, al Bonelli Store e sul sito ufficiale Sergio Bonelli Editore. Sui social e online