Tantissimi scrittori e registi, italiani e stranieri, hanno raccontato luci ed ombre di una città poliedrica come Napoli.
In questo articolo analizzeremo Napoli e alcuni dei suoi luoghi simbolo con lo sguardo di due grandi protagonisti della Letteratura e del Cinema di tutti i tempi: Johann Wolfgang von Goethe e Roberto Rossellini.
Così distanti temporalmente ciò che li accomuna è una forte sensibilità e la capacità di descrivere magistralmente-attraverso la scrittura, Goethe e servendosi della macchina da presa, Rossellini-le mille sfumature che rendono Napoli una città meravigliosa nonostante le sue contraddizioni. E non solo.
Il “Viaggio a Napoli” di Goethe
«Io parto in questo viaggio meraviglioso non per ingannare me stesso, ma per imparare a conoscere me stesso»
Goethe all’età di trentasette anni intraprende il suo Grand Tour in Italia, con la precisa volontà di arricchire il proprio bagaglio di esperienze. Nelle pagine dedicate al soggiorno napoletano– riunite nel volume “Viaggio a Napoli”(1787) edizioni INTRA MOENIA con traduzione di Eugenio Zaniboni- ci regala un affresco straordinario della Napoli di Fine settecento. Il Vesuvio, la visita a Pompei ed Ercolano susciteranno in lui emozioni contrastanti: dell’orribile accostato al bello.
“Ogni volta che la penna vuol descrivere, mi vengono sempre sott’occhio immagini della fertilità del suolo, del mare sconfinato, delle isole vaporanti nell’azzurro, della montagna fumigante, e mi mancano i mezzi per esprimere tutto questo”
Goethe visiterà anche il Tempio di Nettuno a Paestum e i Campi Flegrei-in cui riconoscerà i luoghi decantati da Omero-. In una lettera ad un amico- Herder,filosofo e letterato tedesco- Goethe affermerà che solo visitando Napoli l’ “Odissea” diventò per lui una “parola viva”.
Dalla Letteratura al Cinema: “Viaggio in Italia” di Rossellini
Anche nella pellicola “Viaggio in Italia”(1953) di Rossellini la vera protagonista è la città di Napoli, che il regista scelse come luogo simbolo dell’Italia nel mondo. Il viaggio a Napoli diventa per la protagonista un viaggio introspettivo e catartico che la aiuterà a superare la nostalgia per un’amore passato. I luoghi simbolo saranno l’Acropoli di Cuma e il Tempio di Apollo, il Cimitero delle Fontanelle e-anche qui-la Visita a Pompei. La sacralità e il raccoglimento di questi luoghi colpiranno molto l’animo sensibile di Katherine, che in questi luoghi si interrogherà sul senso della vita e sulla sua caducità.
Una delle scene più interessanti del film è quella in cui Rossellini ricostruisce la visita al Museo Archeologico di Napoli, con tanto di guida turistica!
Entrambi gli autori analizzano la fervida religiosità del popolo napoletano: Goethe ci descriverà la Festa di San Giuseppe, mentre Rossellini sceglierà la Processione di Maiori.
Napoli è la vera protagonista di questi due capolavori e attraverso i suoi luoghi simbolo i due protagonisti intraprenderanno un pellegrinaggio che li aiuterà a raggiungere un’armonia interiore.
Napoli: una “stella danzante” generata dal “caos“
Durante un dialogo con Ingrid Bergman una donna napoletana afferma che «Nessuno capisce mai com’è la vera Napoli».
Una città a metà «Tra l’inferno e il cielo» cantò Pino Daniele, «un paradiso abitato da diavoli»scrisse Benedetto Croce. Ma sono proprio i contrasti stridenti che la caratterizzano a rendere Napoli una città Unica, ricca di mistero e di fascino.
Si, perché a Napoli Terra, Acqua, Aria, Fuoco convivono e si armonizzano perfettamente, generando dal «caos» una «stella danzante», come direbbe Nietzsche!