L’arte presepiale a Napoli e San Francesco d’Assisi? Un connubio denso di storia
Comunemente il “padre del presepio” viene considerato San Francesco d’Assisi, di cui oggi si festeggia la solennità. Nel Natale del 1223 il Santo fece il primo presepio in un bosco a Greggio. Egli eresse una mangiatoia all’interno di una caverna, vi portò un asino ed un bue viventi, ma senza la Sacra Famiglia.
Poi tenne la sua famosa predica di Natale davanti ad una grande folla di persone, rendendo così accessibile e comprensibile la storia di Natale a tutti coloro che non sapevano leggere.
Gli artisti napoletani, da sempre scaltri e geniali ne hanno fatto una vera e propria tradizione che si tramanda da secoli. La bellezza delle opere è mozzafiato, davanti alle botteghe dei maestri del presepe ci si immobilizza.
L’arte presepiale a Napoli è diventata quasi sacra, oggi, via San Gregorio Armeno è conosciuta nel mondo come “la strada dei pastori”. Sono presenti negozi di artigiani che producono “pastori” che in alcuni casi rispecchiano le personalità più caratteristiche dei nostri tempi, e che allestiscono mostre permanenti.
In queste botteghe è possibile acquistare i classici “pastori” raffiguranti personaggi quali Benino, Cicci Bacco, il pescatore, i due compari, i Re Magi, oltre alla natività. Famosissime anche statuette con le sembianze di personaggi moderni come il Papa, Totò, Pulcinella ecc.
Anche i presepi sono creati in maniera originale: all’interno di lampadine, di conchiglie, di fiori essiccati o, come il presepe più piccolo al mondo, sulla testa di uno spillo.
Questa di seguito un’opera dei Fratelli Capuano maestri d’arte presepiale dal 1840 che producono presepi e pastori di rara bellezza apprezzati in tutto il mondo.
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