Il secondo appuntamento con Discover Naples si apre con una vecchia conoscenza: Publio Vedio Pollione. Il liberto che commissionò la villa della Gaiola. Fu proprio Pollione, infatti, che fece erigere il palazzo degli spiriti.
Luogo di mistero e bellezza, la sua storia si intreccia con quella di fantasmi che apparirebbero durante la notte. La storia lascia aneddoti databili al periodo di Seneca e Plinio, ma scopriamo qualcosa in più…
LA STORIA- Risalente al I secolo a.C e situata nel Parco Archeologico e Marino di Pausilypon, il palazzo degli spiriti (Palazzo Villarosa) sorge lungo la costa di Posillipo, non lontano dalla villa della Gaiola. Non è un caso, infatti, che le due ville siano così vicine: insieme costituiscono il gruppo di resti del Ninfeo fatto erigere da Publio Vedio Pollione, un liberto schiavo dell’Imperatore Augusto.
Quest’ultimo, alla morte di Pollione, si trasferisce nella villa di Pausilypon che, come suggerisce il nome, diventa luogo di tregua dal pericolo. Del complesso gruppo architettonico ad opera di Pollione facevano parte anche un teatro di 2000 posti, un Odeon e il Ninfeo, un grande complesso termale. Oggi resta ben poco e ciò che è visibile è reso tale dal bradisismo.
Contrariamente a ciò che si immagina, Pollione viene descritto dalle cronache del tempo come un uomo spietato e crudele, solito dare in pasto alle murene i suoi schiavi. Che questo comportamento sia alla base dei misteri del luogo?
LEGGENDE E MISTERI– Al centro delle storie misteriose attorno al palazzo degli spiriti c’è la figura di Virgilio. Abbiamo raccontato di come, nei pressi della villa, sorgesse la scuola di Virgilio luogo in cui il poeta insegnava ai suoi pupilli l’arte della magia e dell’alchimia.
Marinai e vecchi pescatori sono i testimoni di un’ antica leggenda secondo cui la villa sia ancora abitata da fantasmi antichi. Si racconta di una figura luminosa che potrebbe essere lo spirito del poeta Virgilio che, nella notte, canta e declama versi latini.
Eventi di cronaca locale ci riportano, però, nel mondo reale. La presenza di spiriti e fantasmi infatti sembrerebbe essere giustificata da un gruppo di falsari che impiantarono una zecca clandestina nella villa. Per tenere lontani curiosi e autorità escogitarono un piano: appendere teli bianchi illuminati di torce così che, nella notte, sarebbero parsi presenze spettrali.
Se la storia ti ha colpito e sei affascinato dai misteri nascosti della nostra città, non perderti gli appuntamenti settimanali di Discover Naples ogni lunedì.
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