Elio Germano conquista Berlino. Verrebbe da dire: anche Berlino. Perché l’attore romano, classe 1980, non si accontenta: dopo tre David di Donatello, il Nastro d’argento del 2010 e il Festival di Cannes, ecco anche l’Orso d’argento 2020.
La Berlinale premia la maestosa prestazione di Germano, che interpreta un altro grande della nostra cultura: dopo Giacomo Leopardi ne “Il giovane favoloso” con Michele Riondino nelle vesti di Antonio Ranieri, ecco Antonio Ligabue nel film “Volevo nascondermi.”
In attesa di capire se figurerà tra le candidature dei David di Donatello 2021, il prossimo aprile un altro film premiato alla Berlinale dello scorso anno proverà a conquistare la statuetta italiana: La paranza dei bambini. Il film, con soggetto di Roberto Saviano, l’anno scorso vinse nella categoria “Miglior sceneggiatura”.
ELIO GERMANO CONQUISTA BERLINO
Una carriera pazzesca per Elio Germano che sbanca anche alla Berlinale 2020. Una carriera cominciata sin da giovane, con gli spot Bauli e del Kinder Bueno. Recitando in diversi film e con grandi registi, come Ettore Scola, Germano si è fatto le ossa anche attraverso la tv: celebri le sue interpretazioni in “Romanzo Criminale” e “Un medico in famiglia 2”. Dopo le serie storiche come “Paolo Borsellino” e “Il sequestro Soffiantini”, il romano è salito alla ribalta con il ruolo di Giacomo Leopardi, assicurandosi il David di Donatello nel 2015 dopo quello del 2007 “Mio fratello è figlio unico” e i Globo d’Oro nel primo decennio del 2000. Con “La nostra vita” ha trionfato al Festival di Cannes in una irresistibile combo ex aequo con Javier Bardem, protagonista di “Biutiful” di Alejandro Gonzalez.
Dopo aver recitato con i più grandi registi, è pronto a proseguire la sua carriera dopo aver compiuto i primi 40 anni: quale sarà il suo prossimo progetto?
ITALIA ANCORA PROTAGONISTA
La vittoria di Elio Germano non è l’unica per quanto concerne l’Italia. L’attore romano a margine della premiazione ha riferito: “Lo dedico ad Antonio Ligabue che vive qui con noi, dentro di me. E dedico il premio a tutti gli storti, gli sbagliati del nostro tempo”. Una vittoria giunta nella categoria “Miglior Attore protagonista”, anche se “Volevo nascondermi” era in lizza per “Miglior film”. Uscito il 27 febbraio, il film di Giorgio Diritti è molto atteso. Come “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo, vincitori per la “Miglior sceneggiatura” e in uscita il 16 aprile.
Un grande successo davanti Jeremy Irons, presidente di giuria. Un ritorno in grande stile per Elio Germano, quarto italiano ad assicurarsi tale premio dopo Alberto Sordi, Michele Placido e Gian Maria Volonté.
di Vista Agenzia Televisiva Nazionale
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