Il nuovo capolavoro di Jorit e i più noti artisti campani. Solo pochi metri di asfalto dividono l’arte dal mare e la salsedine del golfo di Napoli si è già posata sui pigmenti sapientemente dosati dalle mani degli artisti. Le nuvole di passaggio di queste fresche giornate estive di tanto in tanto fanno ombra sulle forme sinuose e sui cromatismi che raccontano infinite storie a chi vi cammina accanto, soffermandosi a guardarle, ad ascoltarle.
Si vorrebbe avere il dono del volo per godersi dall’alto lo spettacolo d’arte tutto intero e qualcuno tra gli astanti si distrae per un attimo, inseguendo con gli occhi i gabbiani che sfruttano le correnti del vento: da lassù, immersi nell’azzurro, riescono ad ammirare meglio di noi ciò che ad altezza d’uomo sembra quasi indecifrabile, considerate le dimensioni.
Il nuovo capolavoro di Jorit
È una tela immensa, infatti, la nuova identità del Lungomare Caracciolo, che si è trasformato in un museo a cielo aperto in cui, dal 16 al 21 luglio 2021, campeggia maestosa un’opera collettiva di street art, coordinata dall’artista Jorit, con la collaborazione
di alcuni tra i più noti artisti campani quali Shaone, Iabo, Zeus40, Tres, Yele, El Nigro, Cref e Cocchia, coadiuvati a loro volta da nove studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Un’esplosione di colori, lunga circa 300 metri, che arreda con potenza e originalità uno degli spazi urbani più rappresentativi del centro cittadino. Se il mare è sinonimo di accoglienza e di scambio, lo è certamente anche l’arte, e in questo porto immaginario fatto di segni, di simboli e di narrazioni, c’è un ormeggio sicuro per i visitatori che hanno voglia di riposarsi dalle fatiche del viaggio quotidiano.
ART&more, il lavoro collettivo partenopeo
Di fronte a quest’opera dalle dimensioni mastodontiche ci si abbandona facilmente alla meraviglia, che abita in ugual modo le cose più piccole e le cose più grandi: su una superficie totale di più di 3000 metri quadri d’arte, infatti, si snoda questo grandioso messaggio di speranza e di coesione, come se da Napoli, il cuore pulsante del Mediterraneo, volesse nuovamente prendere il largo la voglia di ritrovare la bellezza dello stare insieme guardando al futuro.
Inserito nel progetto ART&more, questo lavoro collettivo dallo slancio onirico e a tratti metafisico ha già attirato un gran numero di turisti e di cittadini, desiderosi di riappropriarsi non solo degli spazi di libertà e di condivisione troppo a lungo negati, ma soprattutto di credere ancora ai propri sogni.
di Ada Natale
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