Se si pensa alle mummie, la prima immagine che viene in mente è sicuramente l’Egitto; con le sue meravigliose montagne di sabia che circondano le imponenti piramidi. In realtà, non tutti sanno che anche la nostra bella Napoli possiede delle mummie, risalenti alla dinastia degli aragonesi.
Le arche aragonesi
Le mummie “napoletane”, dette arche, in quanto contenute all’interno di tombe monumentali, sono riposte nella sacrestia della chiesa di San Domenico Maggiore, considerata il pantheon dei sovrani aragonesi.
In origine le arche erano sparse per la basilica. Poi a causa dei frequenti incendi a cui la chiesa è stata esposta, sono state spostate nel 1594, all’interno della sacrestia.
Le arche sono circa quaranta, di cui almeno dieci appartenenti a nobili del regno d’Aragona e le restanti appartenenti a figure illustre del tempo.
I corpi venivano imbalsamati in quanto considerati troppo eminenti per essere seppelliti. La maggior parte sono ricoperti con bende bianche. Mentre quelli dei sovrani, come Alfonso I di Napoli, il capostipite della dinastia, il cui corpo attualmente si trova nel monastero spagnolo di Santa Maria di Poblet. Il figlio Ferrante I, il pronipote re Ferrandino ed infine quello della regina Giovanna IV; sono ricoperti da bende di altri colori.
Le analisi dei cadaveri
Intorno al 1980, i ricercatori della divisione di paleopatologia dell’università di Pisa hanno esaminato trentotto dei quarantadue corpi contenuti all’interno delle arche. Lo studio delle mummie ha permesso la scoperta di tre casi di malattie infettive (vaiolo, sifilide venerea e condiloma) e di due casi di tumore (carcinoma cutaneo e adenocarcinoma). Inoltre secondo gli studi degli esperti dell’università di Padova, sette individui, ritrovati tra l’altro in ottimo stato, non presentano alcun segno di imbalsamazione. Le cause di questa mummificazione naturale, vengono associate non solo al clima di Napoli, ma anche alla posizione elevata dei sarcofagi e al microclima presente all’interno della basilica di San Domenico.
Dunque si può affermare che le misteriose mummie di San Domenico Maggiore, rappresentano una scoperta unica e inestimabile. Non solo perché riportano alla luce le abilissime tecniche di conservazione del tempo; ma soprattutto perché è molto raro ritrovare una serie di mummie risalenti a secoli fa qui in Italia. Inoltre si tratta di corpi appartenenti a personaggi illustri, di cui si conosce l’intero vissuto, rendendo la scoperta ancora più intrigante.