San Gennaro è nella devozione dei cittadini napoletani, nelle loro speranze e nelle loro costanti preghiere. E’ anche un simbolo di riscatto sociale, fede assoluta, culto e folklore.
“Faccia ‘ngialluta, accurre e stuta ‘sta vampa de lo ‘nfierno. Ora pro nobis” ossia “Faccia gialla, accorri e spegni questa vampata che proviene dall’inferno. Prega per noi”. Questa è una delle preghiere recitate dai napoletani sin dal 1631, anno in cui una tremenda eruzione del Vesuvio devastò la città e causò numerosi morti.
‘Faccia Gialla’ o ‘Faccia ‘ngialluta‘ è il nome con cui i devoti chiamano San Gennaro per far emergere maggiore affetto, devozione e vicinanza al santo. La statua del santo, che viene portata in processione per le strade del capoluogo campano, ha il volto d’oro. Da qui, “faccia gialla“.
Il 16 dicembre è il giorno in cui il santo partenopeo fece cessare l’eruzione del vulcano. Secondo un vecchio manoscritto, redatto da un monaco della Certosa di San Martino di Napoli, quando il sangue del santo si sciolse quel giorno, la lava del vulcano si fermò.
Ma cosa succede se il miracolo non accade?
A dicembre 2020, il sangue di San Gennaro non si è sciolto. Lo possiamo considerare un indice di cattivo presagio? Forse no. Difatti, i fedeli accorsi per assistere al miracolo non erano preoccupati né sorpresi per il mancato scioglimento del sangue.
«Dobbiamo stare tranquilli – ha affermato una signora all’uscita del duomo – il miracolo avviene tre volte l’anno e le date fondamentali sono maggio e settembre, mentre a dicembre spesso il miracolo non si ripete. Questo non è segno di cattivo presagio».
Il miracolo di questo mese
Anche oggi, 19 settembre, i fedeli aspettano che avvenga il miracolo al di fuori del Duomo di Napoli ed esprimono i loro pensieri e auspici.
Una donna ha affermato: “Prego San Gennaro perché si risolva al più presto l’emergenza Covid-19, perché ci sono queste varianti che danno ancora preoccupazioni”.
“Io sono molto devoto a San Gennaro e ho ricevuto anche qualche miracolo di San Gennaro. Mi trovo qui per partecipare al meglio a questa sacra giornata”, ha dichiarato un uomo napoletano.
“Sono qui con la speranza di uscire dalla pandemia e di avere un miracolo per la mia famiglia e per tutte le persone in generale. Quindi, mettici la mano tu ja, San Genna”, ha detto un giovane ventenne.