Per qualcuno una colata di cemento, per altri solo il tetto della stazione metropolitana, per qualcun altro uno spazio libero di transito. Il cantiere che per più di vent’anni ha accompagnato i napoletani e un fianco del Maschio Angioino, ha lasciato posto ad un’area completamente nuova: la nuova Piazza del Municipio. Minimalista, forse anche troppo, ha diviso l’opinione dei napoletani. Per alcuni la piazza deve essere luogo di incontro e passaggio, c’è chi ne apprezza il ruolo di arteria che porta al mare, chi teme che i turisti possano “friggere sotto il sole cocente” a causa dell’assenza di aree ombreggiate e verdi.
La nuova Piazza Municipio è infatti un’enorme area battuta dal sole, attualmente senza riparo dalla calura, coi lastroni chiari che riflettono la luce.
La piazza liberata di Siza e De Moura
Il progetto firmato da Siza e De Moura è “una piazza liberata” che per via anche dei reperti archeologici trovati ha richiesto un impegno lungo vent’anni: sarà possibile ammirare quindi anche strati della città di epoca romana e non solo.
Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, eletto lo scorso autunno e conosciuto per il suo aplomb, non si scompone neanche stavolta e dice che non si può giudicare qualcosa che ancora non è completato. Risponde così alla mancanza di spazi verdi:
La piazza non è ancora completa, quindi per dare un giudizio estetico dobbiamo aspettare il completamento. […]rappresenta il tetto della stazione, quindi è chiaro che in quella parte non si possono mettere alberi che hanno le radici e hanno bisogno del terreno sotto.[…] a me piace l’idea che dalla piazza sotto Palazzo San Giacomo si vedano finalmente il mare e anche la Stazione Marittima, e viceversa.
Un buon obiettivo
Per il sindaco si tratta quindi un buon obiettivo che deve solo essere rifinito.
Alcuni cittadini ritengono che sia stato svolto un ottimo lavoro: l’area è facilmente percorribile da biciclette e carrozzine ed è “sorvegliata” alle spalle dalle collina su cui svetta il Belvedere San Martino e dall’altra il mare con, sullo sfondo, l’imponente Vesuvio.
Sicuramente è stato coinvolto uno dei più grandi architetti al mondo e questo è garanzia di un intervento di alto livello. Avevo perso memoria della piazza senza il cantiere ed è una buona notizia il fatto che progressivamente eliminiamo completamente i cantieri e ripristiniamo la viabilità nella sua versione definitiva. Dobbiamo chiudere i tanti cantieri eterni della nostra città
Pasquale Belfiore, ex docente e assessore: “Piazza Municipio – dice il professor Belfiore – rappresenta il gusto e la maniera contemporanea. Speriamo di non dover tenere a freno il modo di riempire gli spazi urbani a Napoli”.
Alcuni cittadini non sono così ottimisti tant’è che un lettore di napolitoday scrive Povera la mia Napoli devastata sventrata e stuprata da scelte scellerate.
Inoltre alcuni intervistati temono che introducendo il verde esso non venga curato e sperano che, nel tempo, la piazza venga arredata anche con panchine e cestini dei rifiuti.