Il regista, produttore, scrittore e sceneggiatore pluripremiato, Roberto Rossellini, rappresenta uno dei maestri del cinema mondiale. Nato a Roma e vissuto negli anni della guerra, inizia la sua carriera cinematografica con la produzione di alcuni documentari per l’istituto Luce. In quegli anni aderisce al Fascismo da cui però si allontana con l’arrivo degli americani nel 1946. Il suo talento spopola, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale, in particolare negli Stati Uniti. Si può affermare infatti, che grazie ai suoi film, il nostro paese riuscì a riacquistare la “credibilità” che aveva perso a causa del Fascismo.
Il “neorealismo dell’anima” di Roberto Rossellini
Verso l’inizio degli anni 50, Roberto Rossellini consolida un nuovo genere cinematografico, il neorealismo. Caratterizzato da trame ambientate tra classi poco agiate della società italiana del dopoguerra, dall’impiego di attori non professionisti e dall’importanza conferita ai luoghi. Soprattutto quest’ultimo punto rappresenta una delle peculiarità cinematografiche del regista. Infatti Rossellini conferisce una rilevanza particolare alle immagini dei luoghi che compongono i suoi film. Questo perché egli cerca di trasmettere la realtà del vissuto quotidiano dei personaggi allo spettatore, proprio attraverso la sequenza delle immagini. Il neorealismo di Rossellini dunque, indaga l’anima delle cose e lo fa attraverso gli spazi, i luoghi e gli oggetti, da cui prende ispirazione.
Di conseguenza è proprio da questa particolarità che nasce il tour di Roberto Rossellini tra le bellezze delle varie città italiane. A partire dal suo capolavoro Roma città aperta, un film iconico, girato appunto nelle strade, nei cortili e nei luoghi della capitale. Per la prima volta, il cinema si discosta dai film tradizionali di quel tempo, che venivano girati nei teatri di posa. Ora si trasferisce all’interno del mondo reale, tra la gente.
Altri esempi rilevanti di film del maestro, caratterizzati dalla bellezza dei luoghi sono: Stromboli, terra di Dio. Girato appunto in Sicilia, in cui la natura, il mare e soprattutto il vulcano, assumono un ruolo centrale nella narrazione. O anche Viaggio in Italia, ambientato nella nostra bella Napoli.
Viaggio in Italia
Viaggio in Italia tratta delle vicende di una coppia londinese. Katherine, interpretata dalla famosa attrice Ingrid Bergman e Alex Joyce, il marito, interpretato da George Sanders. I due coniugi si recano a Napoli per risolvere questioni di eredità; ed è proprio durante il soggiorno nella bellissima città partenopea che salgono a galla problematica relative al loro rapporto di coppia. Katherine in particolare, entra in stretto contatto con la Napoli postbellica. Girando posti come il Museo Archeologico e il cimitero delle Fontanelle, che vengono evocati da Rossellini attraverso i suoni, i rumori delle strade. Le immagini della città assumono significati riflessivi, man mano che vengono scrutati dagli sguardi della protagonista, con l’intento di trasmettere gli stati d’animo e i pensieri di quest’ultima agli spettatori.
Roberto Rossellini dunque, oltre ad essere un luminare del cinema italiano, può anche essere considerato un rivoluzionario della produzione cinematografica mondiale In quanto ha contribuito largamente alla nascita e al consolidamento di un nuovo genere.