Dante celato torna in libreria
“Dante celato – Alchimia e bagliori d’Islam nel suo viaggio iniziatico” di Mustafa Tolay per Edizioni Stamperia Valentino racconta l’avventura intellettuale di Dante e si inserisce in un filone che la memoria dell’uomo riesce a ricostruire solo fino ai tempi della Mesopotamia, ma il cui evidente successivo sviluppo attraversa il pensiero e le tradizioni egizie, greche, latine, quindi quelle Cristiane e – dal settimo secolo – le islamiche. Il volume che narra di questo Dante celato edito da Stamperia del Valentino di Paolo Izzo, si compone di 550 pagine (euro 50,00) e rientra nella prestigiosa collana Mirabilia. In quest’opera Tolay spiega come Alighieri abbia potuto contare su un substrato dottrinario riconoscibile quanto blasonato e risalente, e impernia il contenuto del libro sull’aspetto iniziatico dell’opera di Dante, analizzando le influenze islamiche subite dal pensiero del Sommo Poeta, nonché le catabasi narrate in quella tradizione, precedenti alla ideale discesa agli inferi descritta nella Divina Commedia, e alla conseguente risalita al Purgatorio e quindi al Paradiso. Mustafa Tolay, studioso dantesco di grande rilievo, dal privilegiato punto d’osservazione fornitogli dalla nazionalità turca, può dunque dischiudere con competenza ai nostri occhi un panorama ai più insospettato, compiendo i dovuti raffronti tra antiche opere concepite nella realtà intellettuale mediorientale e il lavoro del nostro grande e sempre attuale Dante Alighieri.
L’autore
Mustafa Tolay è nato nel 1955 a Istanbul. Si è laureato in Ingegneria Chimica presso l’Università Tecnica di Istanbul. Come ricercatore all’università di Leeds in Inghilterra, si è dedicato all’apprendimento della Fine Art e della Lingua italiana. Ha studiato Filosofia e Arte, interessandosi soprattutto alla ricerca della storia di Dante Alighieri. In Turchia ha pubblicato alcuni libri fra cui “Arte e Pensiero con Dante” (tradotto in italiano come “Dante e il suo tempo) e “Arte e Pensiero con Leonardo”.
Vincenzo De Luca presenta il suo libro “La democrazia al bivio. Fra guerra, giustizia e palude burocratica”
Martedì 31 maggio appuntamento alle ore 11 presso la Feltrinelli di Piazza Martiri a Napoli. Vincenzo De Luca e l’editore Diego Guida condurranno il pubblico alla scoperta del nuovo libro del Governatore della Regione Campania, in un evento coordinato dal giornalista Ugo Cundari.
Siamo cresciuti con l’idea che il sistema di democrazia sia un dato acquisito e irreversibile. Non è così. La democrazia è una forma di governo delle comunità che ha una sua storicità. E senza un suo rinnovamento radicale, è destinata al tramonto. Tutti gli elementi che nella cultura politica classica caratterizzano le democrazie liberali sono saltati: dal fondamentale equilibrio dei poteri, al livello di efficienza e di capacità decisionale, ormai inadeguate ai tempi dell’economia e del mutamento sociale e tecnologico. Sono queste le grandi sfide di fronte ad una politica che voglia avere respiro e prospettiva, e superare una crisi di legittimità che appare profonda. La democrazia è davvero a un bivio, ancora di più di fronte alle scelte e alle alternative drammatiche proposte dal conflitto in Ucraina e dallo sconvolgimento degli equilibri internazionali che si sono determinati. Siamo davvero a una svolta storica. Ricostruire la pace in un mondo multipolare, difendendo le ragioni e le condizioni della nostra sicurezza; senza cadere in una nuova guerra fredda, ma costruendo i presupposti per una nuova stagione di pace: è una sfida enorme, dalla conclusione non scontata. Ai suoi esiti è legato il destino della pace nel mondo, e insieme, il futuro della democrazia.
Al Teatro Trianon-Viaviani di Napoli diretto da Marisa Laurito in scena “Strativari”
La musica classica incontra l’underground e gli archi si fondono con gli strumenti riciclati. Dal passato all’attualità e viceversa in un viaggio verticale che racconta Napoli dalle mille facce con la voce recitante di Cristina Donadio.
Strativari” è uno spettacolo che vuole mettere a fuoco l’immagine di una Napoli multiforme lontana dai luoghi comuni. Due gruppi musicali diversi per vocazione e storia collaborano con la preziosa complicità teatrale della carismatica attrice Cristina Donadio che, in un’alternanza artistica, rileva il ruolo che al debutto (Napoli Teatro Festival, 2019) era stato di Iaia Forte.
Alternando citazioni a contributi originali Strativari celebra l’immagine inconsueta di una città non etichettabile.
Vista dall’alto Napoli sembra una sola ma al viaggiatore, che sceglie di calarsi nelle sue viscere per attraversarla, rivela i molti strati che la compongono, sovrapposti e percepibili nella loro specificità affascinante eppure indissolubilmente legati in un intreccio di colori, di odori, di suoni. Non esiste logica che spieghi il mistero di questa osmosi feconda di anime, favorita da legami invisibili che vanno ben oltre la vicinanza fisica. Non bastano occhi, gambe e ragione per viaggiare attraverso la città a strati: ci vuole la musica. Un vero viaggio immersivo e trasversale che unisce musicisti e attori; che resta sospeso tra spettacolo teatrale e concerto ma in maniera originale che offre agli ascoltatori una panoramica sui generi musicali diversi tra loro ricco di combinazioni sorprendenti e attuali in grado di attirare l’interesse anche dei giovanissimi che hanno la curiosità di ascoltare qualcosa di inconsueto.