In questi mesi primaverili, ecco cinque libri ambientati in Campania che vi consigliamo di sfogliare!
Buona lettura.
L’equazione del cuore, l’ultimo libro di Maurizio de Giovanni
Questo è il romanzo che Maurizio De Giovanni avrebbe voluto scrivere, da sempre. È una storia cresciuta insieme a lui. È l’orizzonte in cui confluiscono felicemente tutte le sue macchine narrative. L’ex insegnante di matematica, il timido Massimo, vive a Procida e la sua vita viene interrotta da una tragica notizia. Il docente si troverà così di fronte alla sua sfida più grande: un figlioccio da crescere. L’unico linguaggio che conosce è quello dell’algebra e della geometria. Riuscirà ad educare ed amare un ragazzetto?
Procida: la protagonista del romanzo di Elsa Morante
L’isola di Arturo è forse uno dei romanzi di formazione più importanti della nostra letteratura. Scritto da Elsa Morante, questo libro è ambientato negli anni 40 e parla della storia di Arturo. Questo ragazzino, orfano di madre, si ritrova a trascorrere la sua infanzia nella sua isola: Procida. Un’isola che farà da sfondo ai sogni, le avventure e i ricordi di un ragazzo che diventerà adulto, piano piano, attraversando i suoi dolori.
Il postino di Neruda, un romanzo di Antonio Skármeta
Mario Jiménez, un giovane pescatore, decide di abbandonare il proprio lavoro per diventare il postino della Isla Negra, nella quale l’unica persona che riceve e invia corrispondenza è il poeta Pablo Neruda. Mario ammira Neruda e vorrebbe che il poeta gli dedicasse un libro e che la loro relazione fosse qualcosa di più di un educato scambio di battute.
Quando il suo desiderio diventa realtà, tra i due nasce un’amicizia che conduce Neruda a strane e non molto poetiche avventure. Nel romanzo è rilevante anche il clima politico del Cile di quegli anni che fa precipitare gli eventi. Al romanzo inoltre è ispirato il film con Massimo Troisi “Il postino” del 1994.
Così parlò Bellavista di Luciano De Crescenzo
Per Gennaro Bellavista, professore napoletano purosangue, sono tante le banalità che si raccontano su Napoli e sui suoi abitanti. La vita a Napoli è ben altro, è un’arte sottile. Napoli è la città delle contraddizioni. Le lezioni del professor Bellavista sono uniche e capita di assistere alla spiegazione della definizione di uomini d’amore e uomini di libertà alternata alla narrazione di aneddoti della realtà quotidiana napoletana.
A 40 anni dalla sua uscita “Così parlò Bellavista” viene considerato un piccolo classico della letteratura partenopea nonché rappresentazione del genere umano.
Non avevo capito niente di Diego De Silva
Vincenzo Malinconico è un avvocato napoletano che lavora per riempire le sue vuote giornate. Una famiglia allo sfascio, un misto tra Holden e Mister Bean con la grande dote di essere un irresistibile filosofo. Un quadro quasi disperato con una grande dote, quella di far ridere. A Vincenzo Malinconico capitano due miracoli, uno professionale e uno sentimentale. Ma il vero miracolo è che il lettore lo segue fino alla fine, nonostante il suo pensiero contorto ma irresistibile.
Leggere libri ambientati a Napoli, a Procida o in Campania può essere utile a chiunque. Libri di questo genere aiutano a comprendere una realtà che spesso viene criticata prima ancora di conoscerla di persona.