Le cause della “fuga”
Questi dati provenienti dall’ultimo censimento dell’Istat, appaiono senza ombra di dubbio molto preoccupanti e angoscianti; soprattutto se si pensa che la maggior parte dei cittadini emigrati sono giovani. Questo comporta l’alzamento dell’età media della popolazione e la conseguente diminuzione delle possibilità di ripresa. In quanto non c’è dubbio che il cambiamento parte dai giovani.
Le principali motivazioni che portano questo cospicuo numero di cittadini ad andare via dalla città, più o meno le conosciamo tutti. A partire dalla qualità della vita, Napoli è una città sempre più invivibile. I servizi per i cittadini sono scadenti, non vi sono sussidi adeguanti per le famiglie e per gli anziani. Il sistema di trasporti è disastroso, è colma di dissesti economici che comportano un aumento vertiginoso delle tasse. Per non parlare dell’inquinamento, che rende la qualità dell’aria della città partenopea, una delle peggiori d’Italia. Dunque in fin dei conti non è strano che un ragazzo, che desidera realizzarsi e vivere una vita serena, decida di lasciare la sua città, in cerca di opportunità migliori.
Cosa fare per evitare la fuga secondo i giovani
Però è anche vero che è facile elencare tutte le infinite problematiche di questa bellissima e complessa città; più difficile è invece interrogarsi concretamente sui problemi, cercando poi una soluzione. Per questo motivo ho chiesto a un gruppo di ragazzi di espormi le loro idee sugli elementi che dovrebbero cambiare, per rendere Napoli una città più vivibile ed evitare quindi la fuga di giovani. Di punti di vista fortunatamente ce ne sono stati tanti e come mi aspettavo, riguardano tutti gli stessi temi. Dal lavoro sottopagato e in nero, fino al problema dei trasporti e delle infrastrutture. Di seguito ve ne riporto cinque, che in un modo o nell’altro sintetizzano il pensiero della maggior parte dei ragazzi con cui ho parlato.
Le idee dei ragazzi:
Valerio: «La verità è che fin quando non ti garantiscono le stesse possibilità che hai in un altro paese, che sia il nord Italia o il nord Europa, tu preferirai sempre andare fuori, proprio perché non vedi gli stessi margini di crescita a livello di carriera qui. Amo la mia città e sono sicuro che nel tempo migliorerà. Il sogno è prendere qualcosa di buono fuori, per poi portarlo qui e fare di Napoli una città alla pari di tutte le altre. Per ora siamo parecchio indietro.»
Antonio: «Legalità, bisognerebbe migliorare la legalità di Napoli. Eliminando il lavoro irregolare (a cui soprattutto i più giovani sono ampiamente esposti) e “combattendo” la camorra, che rappresenta purtroppo una delle più grandi piaghe della città.»
Nunzio: «Sfruttare maggiormente quella che è la forza di Napoli: il turismo. Permettere ai giovani di partecipare a corsi di formazione adeguati e soprattutto creare nuove posizioni lavorative, eliminando il più possibile lo sfruttamento e il lavoro in nero.»
Chiara: «Secondo me bisognerebbe cambiare la mentalità dal “fregare l’altro e sfruttare i giovani” al “collaborare con l’altro e valorizzare i giovani”.»
Marco: «Bisogna permettere ai giovani di iniziare a lavorare durante il conseguimento del diploma. Molti si sentono costretti ad andare via da Napoli e lavorare fuori, o peggio trovarsi in situazioni sgradevoli perché magari non seguiti e non indirizzati da nessuno. Bisogna puntare sui giovani. Napoli deve essere una realtà importante. Non è nemmeno lontanamente immaginabile che questa città debba privarsi di questi ragazzi che forse più di tutti riescono a trasmettere il senso di appartenenza alla propria terra.»
Ci auguriamo in ogni caso che le idee di questi ragazzi, un giorno potranno essere messe in pratica; e soprattutto che in futuro, un reale cambiamento all’interno di questa città possa avvenire. Perché qualsiasi sia la motivazione alla base, lasciare la propria città, i luoghi in cui si cresce, gli affetti, la propria famiglia; è sempre un atto difficile e coraggioso, ancor di più se si è “costretti” a farlo.