“Non è la Scienza ma la Carità che ha cambiato il mondo”
San Giuseppe Moscati
Il Museo delle Arti Sanitarie, o più semplicemente MAS, venne istituito nel 2010 dall’associazione Il Faro di Ippocrate, con lo scopo di far conoscere, promuovere e valorizzare i beni culturali ed il patrimonio storico-sanitario degli ospedali antichi e monumentali della città di Napoli. Il Museo è ospitato nell’edificio cinquecentesco che fu convento delle Pentite. Fondato dalla beata Maria Longo, per accogliere le ex meretrici del regno ed istruirle all’assistenza dei malati di sifilide.
Il Museo delle Arti Sanitarie: gli allestimenti tematici
Il percorso espositivo permanente si articola sui tre piani della struttura, in sale dedicate ai maestri della Scuola Medica Napoletana. Ogni sala ha un allestimento tematico.
Al piano terra
troveremo le sale che illustrano la Storia dei Medicamenti, dai preparati alchemici fino alla farmacologia contemporanea. Una sala è dedicata alla Storia della Chirurgia, dal barbiere-cerusico fino alla figura del Chirurgo. Altro ambiente è dedicato al percorso storico della diagnosi e della terapia delle malattie (dalle “Teorie Umorali” alla Clinica moderna). Infine il particolare Presepe degli Incurabili. Quasi cento pastori, realizzate da artigiani contemporanei, ognuno affetto da malformazioni fisiche o da sfoghi cutanei tipici delle malattie riscontrabili nella Napoli Settecentesca.
Al primo piano
una sezione è intitolata a Ferdinando Palasciano, che fu grande medico e uomo politico considerato precursore della Croce Rossa. Qui vi è ricostruita, attraverso libri, strumenti chirurgici, immagini d’epoca la Storia della Sanità Militare
Il secondo piano
è diviso in tre sezioni: uno spazio ricostruisce, con oggetti ad esso appartenuti, lo studio medico del celebre dottor Giuseppe Moscati. Elevato agli onori degli altari, il Santo medico operò nell’Ospedale degli Incurabili prima da studente, poi da medico, fino a divenirne primario 1919. Altra sede espositiva è dedicata al medico, patologo e senatore del Regno d’Italia, Antonio Cardarelli. Infine la sala detta “Cavadenti”. Qui è esposta la “collezione Gombos” comprendente diversi strumenti e attrezzature che narrano la storia dell’Odontoiatria attraverso i secoli.
Al terzo e ultimo piano la magnifica collezione Anatomica, e la biblioteca.
I luoghi
Fanno parte della ricca offerta museale anche i luoghi storici del complesso degli Incurabili. Come la Chiesa cinquecentesca si Santa Maria del Popolo, il Chiostro di Santa Maria delle grazie, l’orto medico (che ospita ancora un albero di canfora piantato nel cinquecento), lo scrigno barocco detto Oratorio dei bianchi della Giustizia. La confraternita deputata all’assistenza fisica e morale dei condannati a morte fondata da San Giacomo della Marca nel 1473. Infine la Farmacia Storica. Progettata da Domenico Antonio Vaccaro nel 1750 è composta da due sale contenenti l’originaria scaffalatura in legno, sulla quale sono collocati circa 400 preziosi vasi in maiolica dell’epoca (detti Albarelli) realizzati da Donato Massa (lo stesso coroplasta che realizzo il Chiostro maiolicato di Santa Chiara) . Connubio straordinario tra scienza e arte. Nei locali attigui la Quadreria che raccoglie opere dal XVI al XIX secolo. Tele che provengono da diversi ospedali storici del meridione e qui raccolti per evitarne la dispersione.
Il Museo delle Arti Sanitarie in divenire
Dopo i crolli strutturali degli anni scorsi, un progetto finanziato dalla regione Campania, dal costo stimato di 100 milioni di euro, prevede la completa ristrutturazione dei luoghi storici dell’Ospedale e l’implementazione del Museo delle Arti Sanitarie fino al 40% dell’Intera superficie ospedaliera. Troverà spazio anche un moderno ospedale da 100 posti letto, per continuare nel primato invidiabile di struttura sanitaria, sempre attiva, nei secoli a venire.