
Torna Discover Naples: la rubrica che vi porta alla scoperta di fatti, misteri e tradizioni napoletane. Di settimana in settimana ci avviciniamo sempre più al Natale e, dunque, quale miglior occasione per rispolverare qualche tipica tradizione del periodo natalizio? Ecco quindi Natale a Napoli: 5 + 1 cose da fare per festeggiare alla perfezione!
Festeggiare il Natale a Napoli significa rispettare le tradizioni. Come per ogni evento importante, il popolo napoletano ha una serie di riti da osservare rigorosamente anche durante il periodo natalizio. Così tra struffoli, mustaccioli, presepi e passeggiate tra le strade illuminate, ecco che lo spirito natalizio comincia a prender forma…
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1. San Gregorio Armeno e la pizza fritta
Abbiamo già parlato di come, nella città partenopea, quella del presepe sia una tradizione secolare. Proprio per questo motivo, il napoletano DOC non può rinunciare a “fare il presepe”, adornandolo con i più disparati pastori acquistabili a San Gregorio Armeno- centro nevralgico del Natale napoletano, tra botteghe artigiane e… una buonissima pizza fritta! Tradizione vuole, infatti, che la passeggiata a San Gregorio Armeno culmini con una bella pizza fritta per pranzo (soprattutto alla Vigilia di Natale!)
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2. La Tombolata
Usanza tipica napoletana è quella della tombolata tra amici e parenti (che per questo 2020 sarà, necessariamente, una tombola ristretta). Dopo il consueto cenone di Natale (e di Capodanno) ci si riunisce intorno al tavolo: cartelle, cartellone, panariello e gusci di frutta secca alla mano, inizia la tombola!
Tradizione vuole che, quello della tombolata, sia un momento di spensieratezza… in realtà immancabili sono le “zuffe” tra chi cerca di accaparrarsi per primo la contesissima vincita!
3. Baccalà, insalata di rinforzo e dolci
Come ogni anno, arriva sempre il momento in cui ci si comincia a domandare circa il cosa cucinare per pranzi e cenoni delle feste. È proprio in questo momento che la tradizione culinaria partenopea entra a gamba tesa nel discorso: baccalà, insalata di rinforzo, struffoli e roccocò sono, infatti, immancabili sulle tavole imbandite del Natale napoletano!
Se il baccalà è ben con conosciuto (e cucinato) da moltissimi, qualche dubbio potrebbe sorgere circa la preparazione dell’insalata di rinforzo. Cavolo bollito, olive bianche e nere, acciughe salate e papaccelle (fondamentali!) per un risultato coi fiocchi.
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4. ‘O spassatiempo
Ma un pranzo (o una cena) natalizia che si rispetti, non può dirsi terminata se, a fine pasto, la tavola non è piena di gusci della frutta secca. ‘O spassatiempo ‘e Natale (o ciociole) è il classico cesto di frutta secca che solitamente contiene fichi secchi, datteri, mandorle, noci e noccioline, castagne. Un momento per passare il tempo, per l’appunto, in compagnia: il cesto infatti non va preparato prima, ma portato a tavola solo al momento opportuno.
5. La menesta ‘mmaretata
Altro grande classico delle feste è la minestra maritata, da servire rigorosamente il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano. Nata dal connubio tra carne e minestra (un particolare tipo di cicoria) è il modo perfetto per iniziare la scorpacciata.
+1. Gli zampognari
Il Natale a Napoli non è Natale se, da lontano, non si ascolta il suono della zampogna… La novena degli zampognari inizia il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, e prosegue per tutto il periodo natalizio. Non è fatto strado, infatti, camminare tra i vicoli della città (ma anche nei negozi) e incontrare uno zampognaro intento a portare il buon auspicio con il suono della sua zampogna.
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