
Il Consiglio dei ministri ha approvato, all’unanimità, il decreto per aumentare la capacità di cultura, sport e discoteche.
Cinema e teatri hanno il 100% di capacità, gli stadi il 60% al coperto e il 75% all’aperto e le discoteche hanno il 50% di capienza al chiuso e il 75% all’aperto.
Resta obbligatorio chiedere il green pass all’entrata, l’uso di bicchieri monouso e della mascherina escluso, però, quando si balla.
Dunque, è un ”mezzo passo” verso la normalità ma questo non basta ad accontentare ed a soddisfare le richieste dei proprietari dei club e dei lavoratori dello spettacolo.
La risposta dei gestori delle discoteche
La capienza nelle discoteche è minore rispetto a quella nei cinema, teatri e negli stadi; ciò viene giustificato affermando che i rischi più elevati per la diffusione del virus provengono dai locali notturni.
I gestori dei locali sono in piena emergenza, sono ricoperti dalle spese e, in due anni di pandemia globale, non hanno ricevuto nessun aiuto economico da parte dello Stato.
Per loro sembra alquanto ridicolo riaprire con la capienza ridotta, dato che, in tempi pre-Covid, il 70/75% degli incassi veniva investito tra mantenimento degli operai, affitto e spese varie.
Dunque, queste nuove norme non aiutano i proprietari delle discoteche che chiedono la capienza totale come negli altri settori come gli stadi ed i cinema.
Le tante persone che lavorano per il mondo dello spettacolo
Quello dello spettacolo è un mondo ampio con tanti operai: Dj, fonici, registi, sceneggiatori.
Dal punto di vista dei singoli gruppi professionali, i conduttori e gli animatori sono i più colpiti, che in due anni sono calati di oltre il 40%.
Dopo di loro, l’intera industria musicale, a cominciare da orchestre e musicisti, ha ridotto il proprio organico di oltre il 30%.
La fascia più colpita è quella dei lavoratori autonomi, il cui stipendio medio è stato ridotto di quasi la metà rispetto all’anno precedente.
Questi operai hanno la necessità di ricominciare a pieno regime senza alcun tipo di restrizione ma, con queste nuove norme, s’incomincia a vedere la luce in fondo al tunnel.
Al mondo delle discoteche sono legati i concerti che, da 2 anni a questa parte, vengono rimandati continuamente senza avere delle date sicure per effettuarle.
Covid, la crisi dello spettacolo
Nuove date dei concerti in Campania
Palapartenope – Napoli:
- 19 Nov 2021 Gianna Nannini
- 16/17 Dic 2021 Gigi Finizio
- 22 Gen 202 Sangiovanni
- 27 Gen 2022 Gazzelle
- 25/26 Feb 2022 Marracash
- 3 Mar 2022 Gemitaiz e Madman
- 11/12 Mar 2022 Rocco Hunt
- 16 Mar 2022 Caparezza
- 26/27 Mar 2022 Maneskin (entrambe sold out)
- 31 Mar 2022 Tommaso Paradiso
- 9 Apr 2022 Nino D’Angelo
- 12 Apr 2022 Negramaro
- 28 Apr 2022 Irama
Casa della Musica – Napoli:
- 11 Nov 2021 Massimo Pericolo
- 9/10 Dic 2021 Madame
- 14 Dic 2021 Speranza
- 23/24 Gen 2022 Aka7even
- 23 Mar 2022 Ariete
- 24 Mar 2022 Ernia (sold out)
- 3/4 Apr 2022 Aiello (entrambe sold out)
- 8 Apr 2022 Frah Quintale
- 22 Apr 2022 Rkomi
- 8 Mag 2022 Fred De Palma
- 21 Mag 2022 Achille Lauro
- 22 Mag 2022 Mahmood
Palasele – Eboli:
- 8 Mar 2022 Salmo
- 24 Apr 2022 Sfera Ebbasta
- 28 Mag 2022 Modà
Stadio Diego Armando Maradona:
- 25/26 Giu 2022 Ultimo
Teatro Augusteo:
- 30 Nov 2021 Raf
- 1 Feb 2022 Edoardo Bennato
- 16 Mar 2022 Fiorella Mannoia
- 6/7/8 Ott 2022 Gigi D’Alessio
- 8 Nov 2022 Francesco Renga
Date in aggiornamento
Ticketone – Napoli
1 thought on “Le discoteche riaprono con nuove norme. Ma conviene?”