Il Museo Zoologico di Napoli della Federico II arriva su Italia 1 con Mistery Land: la grande favola dell’ignoto. Uno spin-off di Freedom, trasmissione di divulgazione scientifica condotta da Roberto Giacobbo. Una novità per il palinsesto di Italia 1 che andrà in onda la domenica sera in prime time (21:20 circa). A condurre la prima edizione di Mistery Land sarà Alvin insieme ad Aurora Ramazzotti; resta ancora ignoto il numero di puntate.
Quest’autunno ci aspetta una prima puntata all’insegna dei mostri marini: dal megalodon al calamaro gigante passando per il dugondo, il cui scheletro completo è conservato al Museo Zoologico di Napoli. Storie che nascono dal dato di fatto che gli abissi marini rimangono ancora oggi uno dei posti meno esplorati dall’uomo: gli oceani ricoprono il 71% della superfice terrestre e solamente il 5% di tutta questa enorme quantità d’acqua è stato mappato topograficamente, il restante 95% dell’oceano rimane ancora un mistero (fonte).
L’intervista dei protagonisti di Mistery Land a Tv Sorrisi e Canzoni
-Ragazzi, ma quanto vi diverte lavorare fianco a fianco?
–Alvin: «Io mi trovo malissimo con Auri: è sempre in ritardo, indisponente, antipatica… e mi ruba il caricabatterie del cellulare. Ehi, sto scherzando! Solo l’ultima cosa è vera».
Aurora: «Alvin è un pazzo maniaco, fa cose strane. Ma chi me lo doveva dire nella vita di doverci lavorare insieme…».
-Da come vi prendete in giro, si capisce che siete affiatiatissimi. E il resto della squadra?
-Alvin: «Una squadra tutta di Roma, la stessa di “Freedom” di Roberto Giacobbo (di cui “Mystery Land” è spin-off, ndr), che io chiamo “maestro” perché ci ha insegnato tanto sull’arte della divulgazione».
Aurora: «Siamo stati accolti in una grande famiglia e ci siamo fatti un sacco di risate».
-Ci sono stati momenti comici?
–Alvin: «Sì, per creare complicità con la troupe ogni tanto nelle mie interviste inserisco a caso la frase romanesca “Seeee lallero”, che vuol dire “Sì, come no!” in senso di incredulità».
Aurora: «E io piango dalle risate mentre gli intervistati cadono dal pero (ride). Quando siamo stati a San Marino per il simposio mondiale sugli Ufo, c’è stato un momento davvero esilarante, in cui non riuscivo a trattenermi».
-Sugli alieni ci sono novità? Nuovi avvistamenti, documenti segreti?
-Alvin: «Abbiamo intervistato astrofisici, storici, piloti, pure un ex addetto alla sicurezza del Pentagono (la sede del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, ndr). Noi diamo tutti gli elementi su cui riflettere, poi sta agli spettatori la scelta se crederci o no».
Aurora: «Io di base credo sempre fino a prova contraria».
-In quali posti pieni di suspense vi addentrate?
–Alvin: «Tanti. Per esempio, il Museo Cappella Sansevero a Napoli, dove c’è la suggestiva scultura del “Cristo velato” di di Giuseppe Sanmartino».
Aurora: «Io ho trovato incantevole la Rocchetta Mattei, sui colli bolognesi».
-Il luogo che vi ha dato i brividi?
-Alvin: «Sono entrato, da solo, di notte, nel Castello di Montebello, vicino a Rimini, dove secondo una leggenda romagnola ancora oggi vagherebbe lo spettro di Azzurrina, una bambina albina scomparsa nel 1375. Se ci ripenso mi viene la pelle d’oca».
Aurora: «Anch’io ho avuto a che fare con i fantasmi bambini che pare abitino in un museo di giocattoli e la notte li spostino tutti… L’idea di poterli incontrare addentrandomi in quel lungo corridoio mi ha fatto molta paura».
-Secondo voi qual è l’enigma più grande della storia dell’umanità?
-Alvin: «La civiltà degli antichi Egizi, la costruzione delle Piramidi».
Aurora: «Concordo. Ho scoperto che praticavano anche operazioni a cranio aperto. Incredibile per l’epoca».
-E quali sono i piccoli misteri della vostra vita quotidiana?
–Alvin: «Capita spesso di soffermarmi a guardare l’ora alle 12.12 o alle 18.18. E in quel momento penso che l’universo con le sue vibrazioni e la sua energia mi stia mandando dei messaggi».
Aurora: «Alvin mi sta tirando dentro nel suo mondo. Io fin da piccola sono stata attratta dai racconti del paranormale. E mi piace scoprire cosa c’è all’origine di tanti miti popolari».
-I mostri vi affascinano?
–Alvin: «Sono stato diverse volte in Scozia, per il mostro di Loch Ness. Ci sono delle teorie interessanti, non ancora verificate scientificamente».
Aurora: «Adoro i vampiri, la loro sensualità, la sanguigna passionalità».
-Che cosa avete scoperto di “ignoto”, l’uno dell’altra?
–Alvin: «Il mio primo incontro con Auri è stato a un Festivalbar: aveva 3 anni e mezzo e mi diede un morso. Il vero vampiro, insomma, è lei!».
Aurora: «Battute a parte, sono in un momento di riflessione della mia vita. Ho capito che Alvin è un’ottima spalla su cui sfogarsi».
-In famiglia sono contenti di questa esperienza professionale?
Alvin: «Non credo che farò vedere il programma ai miei figli, Tommee di 12 anni e Ariel, di 8. Se hanno gli incubi vengono nel lettone e poi non dormo».
Aurora: «Anche mia sorella Raffaella (figlia di Eros Ramazzotti e Marica Pellegrinelli, ndr), di 10 anni, e gli altri miei tre fratellini (Gabrio Tullio Ramazzotti, 6 anni, Sole, 7, e Celeste, 6, figlie di Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi, ndr) sono curiosi di vederlo. Se si spaventano, io dormo lo stesso perché da tempo non vivo più con mamma e papà (ride)!».