L’estate è entrata nel vivo e gli sport hanno sempre più importanza tra gli sportivi agonisti e amatoriali. Dopo aver intervistato i fondatori dello Sbordone League, oggi è il turno di Luca, co-fondatore insieme al suo amico fraterno Giuseppe, creatore della Scugnizzo Cup. Un progetto nato dalla pandemia all’interno della struttura Scugnizzo Liberato. Il motivo? Dare nuova linfa al calcio amatoriale dopo mesi di stop.
Un torneo dunque nato tra mille difficoltà ma con rispetto delle regole ed organizzazione, il nuovo progetto ha preso vita in piena sicurezza. Anche grazie all’aiuto della Polizia Municipale e della security (che si occupa degli ingressi in sicurezza e con mascherina), tante belle giornate di sport hanno caratterizzato la struttura nel Cavone, il quartiere storico di Napoli.
Scugnizzo Cup, regole e formula
Il torneo è una sorta di futsal, anche considerando la presenza di tanti talenti di calcio a 11 e calcetto. Ma qual è la formula del torneo e la particolarità? Risponde proprio Luca alla nostra curiosità:
Prosegue benissimo. Abbiamo deciso di comporre un torneo da 24 squadre, scremandolo con sole otto qualificate (sei prime più due seconde) per renderlo ancora più competitivo. Le regole sono quelle del calcio a 5, con qualche modifica: ad esempio il portiere può sempre giocare la palla, nel futsal non sempre. Il pallone è a rimbalzo controllato
L’influenza della tecnologia ormai influenza qualsiasi angolo del mondo e anche i tornei amatoriali hanno la loro particolarità. Contenuti, immagini, video e tanto altro: anche la Scugnizzo Cup è piuttosto attrezzata!
Abbiamo deciso di far riprendere tutto il torneo con gli highlights di tutte le gare con telecronaca. Probabile che ci siano sorprese per le semifinali e finale, meglio non svelare niente per scaramanzia.
Tanto entusiasmo e sport dunque nel cuore di Napoli, nel pieno rispetto dei valori del calcio e del divertimento!
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