Siamo nella città di Napoli. Qui, al centro, dove tutto si muove e tutto accade, c’è un’immaginaria linea divisoria che separa la città antica da quella nuova, costruita nell’800. Questa famosa linea è Spaccanapoli, il decumano inferiore che raccoglie, nel suo chilometro, una storia lunghissima e millenaria.
Spaccanapoli: un nome inesistente
Il nome di questo lungo tratto di strada deriva dal fatto che, visto dall’alto, sembra tagliare a metà il panorama urbano di Napoli. In realtà, la strada non ha mai avuto ufficialmente il nome di “Via Spaccanapoli”. Di fatto, il tratto è intitolato a Benedetto Croce, uno dei massimi filosofi del 900.
Un kilometro tutto da scoprire
Spaccanapoli comincia nei Quartieri Spagnoli, arriva fino alla parte superiore di Piazza del Gesù Nuovo, prosegue per Via Benedetto Croce, Piazza San Domenico Maggiore, Piazzetta Nilo, Via San Biagio dei Librai, si interseca con Via Duomo e finisce a Via Vicaria Vecchia. I decumani del cuore della città rappresentano un “Patrimonio dell’Umanità” dell’UNESCO. Fra i tanti motivi, è importante sottolineare che a Spaccanapoli sono stati rilevati più di 20 pozzi d’acqua potabile risalenti all’epoca romana, tutti coperti dai palazzi e non più recuperabili.
La storia raccontata da Spaccanapoli
Fra i posti più famosi, all’interno di questa lunga strada, abbiamo la Piazza del Gesù Nuovo, al cui centro, un tempo, c’era anche una statua di Filippo V di Spagna, abbattuta nel 1707 dagli austriaci. Di fronte, c’è la basilica di Santa Chiara e il suo noto chiostro. Essa fu costruita dal re Roberto d’Angiò detto “il Saggio”. A 100 anni dalla morte di Ferdinando II, con tanti carteggi, diventò anche l’ultima dimora di tutti i Borbone di Napoli.
Un salotto elegante e bellissimo
Continuando a passeggiare, incontriamo Piazza San Domenico Maggiore, che è stato definito “un salotto elegante e bellissimo”. Altre bellezze sono Piazzetta Nilo e Largo Corpo di Napoli, dove possiamo incrociare lo sguardo della statua del Dio Nilo. Subito dopo, ci ritroviamo a San Biagio dei Librai, dove le colonne romane sono incastrate fra i palazzi e le botteghe di San Gregorio Armeno incuriosiscono tutti i turisti. Un altro luogo davvero importante è Palazzo Marigliano, la cui targa che racconta la “Congiura della Macchia”, quando i nobili napoletani nel 1701 cercarono di rovesciare il governo spagnolo, a favore degli austriaci. Infine, eccoci a Via Duomo, dove Spaccanapoli cambia nuovamente nome: ora è Via Vicaria Vecchia.
La via della vita
Spaccanapoli è questa qui: la via dei turisti, dei residenti, dei lavoratori; la via di bancarelle, negozi e B&B. Spaccanapoli è il punto della città dove ogni cosa converge, la vita assume un altro volto e il paesaggio è una miscela di colori e voci.
Ti potrebbe interessare anche: