
È un omaggio alle melodie eterne della canzone napoletana, l’album “Bammenella” (Hukapan, 2020), esordio discografico della cantante napoletana, milanese d’adozione, Ida Panaro, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 21 dicembre e in formato fisico sul sito Elioelestorietese.it.
Il repertorio proposto da Ida Panaro abbraccia melodie di fama universale e composizioni meno note. Canzoni come “Reginella”, “Lacreme napulitane”, “Era de maggio” e autori-letterati come Raffaele Viviani, Libero Bovio, Salvatore di Giacomo danno la vera dimensione di un immenso patrimonio musicale e culturale. I brani, arrangiati da Giuseppe Emmanuele, si allontanano dal folclore per indossare abiti più raffinati, di derivazione operistica.
Le parole dell’artista
“Bammenella, la mia preferita, è una delle poche canzoni napoletane scritte per voce femminile. Protagonista è una prostituta dei Quartieri Spagnoli, un controverso personaggio di una Napoli diseredata. Il grande poeta Raffaele Viviani, però, riscatta la città e ne elogiaca la forza, l’amore e l’eroicità. L’ho scelta come title track dell’album proprio per questo”.
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Ida Panaro
Ida Panaro arriva al canto di qualità nell’età matura. Nata a Napoli e vissuta in Campania per i primi vent’anni della sua vita, riscopre casualmente, a centinaia di chilometri di distanza, il fascino delle canzoni della sua terra. La scintilla è un’esperienza di musica d’insieme con l’associazione CPSM, all’ombra del Conservatorio di Milano, la città che ha scelto per vivere, amare e lavorare.
Forte di un’educazione musicale giovanile interrotta dopo il fatidico “quinto” di pianoforte, Ida approfondisce negli ultimi quindici anni lo studio della voce, il suo strumento naturale. In questo percorso di formazione trova coerenza e sostegno nei principi del metodo Feldenkrais, di cui è insegnante. Partecipa a laboratori, concerti e spettacoli teatrali, affinando il repertorio delle canzoni classiche napoletane. Lo fa attraverso una ricerca interpretativa che parte dalla consapevolezza del corpo, acquisita attraverso il lavoro sul movimento, e dalla destrutturazione dei testi. Torna a Napoli ogni volta che può. “Bammenella” è il suo primo disco.