
Nuova settimana, nuovo appuntamento con “Imprese geniali”! La rubrica dedicata alle idee uniche presenti a Napoli accoglie anche la cultura: è il turno di Study Room! Nel cuore di Fuorigrotta, in Via Renato Caccioppoli e a Pozzuoli, un edificio per studenti come spesso avviene all’estero: la storia e le partnership dietro il progetto più giovane di Napoli!
La nascita della lampadina-evidenziatore di Study Room
Una lunga chiacchierata con Diana Capuano, founder del luogo delle idee, ci porta nel mondo di Study Room. A 24 anni, laureata in economia aziendale, la mente dell’attività protagonista odierna, è già un punto di riferimento per molti giovani della città. Ma da dove nasce prima di tutto il nome? Ce lo spiega direttamente Diana:
Il nome nasce grazie al libro “Strategie oceano blu” che si studia ad economia aziendale. Prima di Study Room doveva essere BEP (Break even point).
Un punto di incontro ma difficile da capire e da spiegare, non sarebbe stato immediato. A furia di giocare con aula studio come parola, è uscita la cosa più semplice del mondo traducendola in maniera internazionale.
Tanta gavetta e prove per trovare il nome più corretto per il viaggio di Study Room. La passione per il marketing e la voglia di fare qualcosa per gli studenti della sua età, hanno portato Diana a creare delle aule studio generatrici di idee e nuovi rapporti. Ovviamente, un prodotto di marketing parte soprattutto da quello che appare subito ed ecco che anche il logo è il fiore all’occhiello del progetto.
Inventato da parte di Bey Studio, giovane agenzia di comunicazione, il logo è composto da una lampadina delle idee più un evidenziatore che rappresenta ovviamente lo studio e le fatiche dei libri. I curatori della parte grafica del progetto peraltro anche ideato il sito e la pagina: uno scambio di favori considerando l’ospitalità di Study Room.
SOS concentrazione e studio
Spesso per gli studenti campani non è semplice trovare un luogo pubblico per studiare. Tolto le aule studio spesso sovraffollate delle università, l’unico posto per studiare è a casa. Ecco che giunge Study Room che ha qualsiasi aula per ogni evenienza: dal salone al piano terra con la possibilità di usufruire della mensa e del bar alla area relax e giochi. E c’è anche un’aula per il fantacalcio!
Ma ovviamente anche aule per studiare: il primo piano dedicato al silenzio, con le classi di ingegneria e medicina oltre che di giurisprudenza. Al terzo piano invece si può ripetere e seguire lezioni… anche in piedi!
Ed è proprio in una di queste aule che nasce Study Room come lo conosciamo oggi:
Study Room doveva essere solo l’aula con le scrivanie di vetro anche perché all’inizio 40 posti erano più che abbastanza. L’idea nasce in questa aula dato che inizialmente era ubicata come magazzino.
Inizialmente pensai al co-working, ma dato che a Napoli è visto come ripiego dell’ufficio ho bocciato l’idea perché l’obiettivo è di nascita di sinergie e idee con un target più grande. Dal nulla è nata l’idea: quando andavo all’uni non sapevo mai dove andare a studiare e allora mi sono detta: perché non creare uno spazio per giovani?
Crescere insieme: le sinergie
In molti penseranno: oltre il progetto, c’è bisogno anche del lato economico. Ed ecco che le occasioni della vita arrivano a supporto: l’edificio di via Renato Cacciopoli era un’ex scuola paritaria. Una volta effettuati i lavori e ottenuta la parifica vi era chance di migliorare il progetto e la struttura con nuove idee.
Diana e i proprietari di Nobel – Scuola di formazione decidono di unire le forze economiche per pagare l’affitto. Ed è proprio qui che nasce una delle parole d’ordine del progetto: sinergie. Infatti, proprio Nobel, nata più di mezzo secolo fa, si occupa dei corsi che vengono organizzati grazie ai fondi regionali.
Proprio gli attestati di stima dei quotidiani della città, dell’Assessore delle Politiche Giovanili Alessandra Clemente hanno dato celebrità al progetto che oggi conta tante partnership:
Abbiamo diverse sinergie. In primis con “Officina studenti“: un negozio che permette di vendere i tuoi appunti e ricavarci una percentuale sul prezzo delle fotocopie facendo anche le spedizioni in tutta Italia grazie alla propria app.
In quarantena, grazie alla partnership: noi davamo il quaderno e la matita insieme al materiale dell’Officina più un’altra RedBull che ha una partnership con noi.
Proprio questa collaborazione vede uno sconto di 2€ oltre ad un blocchetto al pagamento della quota associativa annuale di 10€ presso Study Room.
Ma non solo: tra le altre partnership ci sono altri protagonisti. Genio in 21 giorni che rappresenta un modo per raggiungere determinati risultati in base alle proprie caratteristiche di apprendimento. E Schenker: un metodo per imparare l’inglese velocemente per noi italiani.
Ambizione e crescita: da Fuorigrotta al Centro Antico
Study Room, pur esistendo da poco più di un anno, con tutte le difficoltà di un progetto nuovo e il periodo storico, conta ben 400 associati in media. Sono 4000 in totale, 1000 da settembre su oltre 50000 accessi. L’obiettivo è di mettere al corrente di tutto ciò che a che fare con i giovani e gli universitari.
Nonostante i problemi delle restrizioni peraltro, anche in estate il progetto è proseguito con la Summer Edition:
Considerando i problemi al chiuso, con la Summer Edition siamo sbarcati a Pozzuoli dove ci sono giardini grandi che permettevano di studiare in ogni comfort come un Parco Virgiliano extra lusso.
Zona Prato nasce per gli apertivi con la collaborazione di Bey e Dren, che si occupano di sera degli universitari: insomma la sede di Fuorigrotta in versione all’aperto in un’oasi naturale enorme dove si potevano fare tutte le cose che volevi con ingressi gratuiti.
4 serate che hanno l’obiettivo di essere replicati l’estate prossima: peraltro Pozzuoli resta una sede a Via Montenuovo Licola Patria all’interno di una biblioteca con ben 100 posti. In futuro, l’ambizione e la passione per i propri coetanei potrebbero portare le aule studio anche al Centro di Napoli per studenti della città e fuori sede. Un nuovo modo di studiare per la città di Partenope, al passo con l’Europa.
Le 5 parole chiave
spazio, ottimizzazione, tranquillità, concentrazione, sinergie.
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