
Carisma, sacrificio, personalità, “cazzimma”. Il Lorenzo Insigne di Gennaro Gattuso sembra essere un altro giocatore, completamente rinato dopo i due annebbiati anni con Ancelotti.

Il talento di Frattamaggiore, oramai 29enne, pare vivere il momento migliore della sua carriera. Sempre stato al centro dei progetti del suo tanto amato Napoli, Lorenzo adesso sta finalmente dimostrando di valere la fascia di capitano dei partenopei e la 10 della Nazionale.
Lorenzo Insigne: storia di un 10 atipico
Nella sua carriera Insigne è stato spesso accusato di non aver mai fatto quel passo in avanti che lo avrebbe inserito di diritto nella cerchia dei grandi. Ma adesso, con esperienza alle spalle, vista anche la sua età, Insigne sta zittendo le critiche, dimostrando di essere un perno fondamentale sia per il Napoli di Gennaro Gattuso che per la Nazionale di Mancini.
Da quando Gattuso siede sulla panchina del Napoli, il tecnico calabrese non ha mai potuto fare a meno del fuoriclasse campano. Il motivo è semplice: Insigne, da novembre 2019 a questa parte, è riuscito a limare le lacune che lo ponevano al centro delle solite critiche negli ultimi anni. Ha imparato il senso del sacrificio, lotta come un forsennato su ogni pallone tornando in difesa, qualora ce ne fosse bisogno, anche oltre al 90′ minuto, dimostrando di valere ed onorare i colori azzurri che lui tanto ama. Poi parliamoci chiaro, con lui il Napoli gira che è una meraviglia, e questo non lo dicono solo gli esperti, ma anche i risultati.
Un nuovo 10 per la Nazionale
Dopo la disfatta mondiale di tre anni fa con Insigne in panca, e i vari numeri 10 intercorsi poco degni del peso della maglia che portavano, Lorenzo Insigne sta dimostrando di essere il fuoriclasse che la Nazionale aspettava da Francesco Totti. Come per il Napoli, anche per la Nazionale lo zampino di Insigne è risultato essere decisivo e fondamentale. Basti pensare alla sontuosa prestazione di ieri del talento campano, incorniciata da un assist per la rete del vantaggio di Belotti e dalla fascia di capitano durante gli ultimi minuti di gioco.

Non a caso, a premiare Insigne non sono solo i tifosi, ma anche i principali quotidiani sportivi nazionali, che cosi ne parlano stamattina:
Voto 7.5 per La Gazzetta dello Sport: “In totale trance agonistica, fa cose da Dieguito: controlli al volo, assist al bacio, rincorse da terzinaccio. E’ dovunque, è il simbolo. Un limite? Pochi gol rispetto a tanto gioco.
Voto 8 per il Corriere dello Sport: “Onora il 10, la continuità che tutti gli chiedevano eccola qui, ed è a livelli impressionanti. L’assist per il gol di Belotti è una perla di assoluta bellezza, ma il gesto tecnico più bello, che richiama alla mente quelli di Messi, è il controllo in corsa sul lungo lancio di Barella”.
Voto 7.5 sul Corriere della Sera: “Sempre più leader. Classe e personalità: dove c’è la palla, c’è lui. Una danza. Magistrale l’assist per il vantaggio. Meritava il gol, lo ferma il palo”.
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