Brutta partita del Napoli, ottima prova del Sassuolo.
De Zerbi imbriglia Gattuso con un possesso palla barceloniano, a volte più estetico che pratico, ma che ha funzionato.
I nero-verdi hanno fatto la partita che speravano, cercando di tenere la sfera e facendo correre un po’ a vuoto gli azzurri.
Il Napoli subisce il fraseggio avversario mostrandosi quasi intimorito, come se di fronte ci fossero davvero i blaugrana.
Ciononostante i partenopei hanno tirato 22 volte ma solo in 6 occasioni hanno centrato lo specchio. Un altro segnale di sterilità offensiva arriva dallo scarso numero di tocchi di Mertens e Lozano, decisamente fuori dal gioco e poco propositivi.
Il Napoli versione 4 attaccanti deve avere la compattezza ma anche il coraggio di rischiare la giocata, e contro il Sassuolo si è osato pochino.
A Gattuso l’onere di applicare da subito i correttivi per rialzare la testa.
Artefici del proprio destino
Le due gare consecutive col Rijeka, non proibitive, sanciranno gli obiettivi del Napoli per la stagione in corso.
La formazione del giovanissimo tecnico Rozman arriva alla sfida con zero punti ed un solo gol fatto, in Olanda, quando era già sotto 4-0.
Occhi puntati sul talento Kulenovic, ex giovanili Juventus, e su Franko Andrijasevic, centrocampista dai piedi buoni col vizio del gol.
A Fiume, sede della partita, sarà una vera battaglia: gli azzurri hanno appeal internazionale e tutti gli avversari hanno mille ragioni per giocare con il coltello tra i denti.
Le motivazioni devono essere la linfa per questo Napoli, troppo spesso crollato ad un centimetro dalla consacrazione.
I nostri 11 di giornata
1 – come il numero delle sconfitte in campionato nelle gare DISPUTATE. Bene, ma non benissimo;
2 – le partite in casa senza segnare. Dato preoccupante ma fonte di analisi e studio di nuove tattiche. Ai 4 moschettieri azzurri vanno affilate le lame e Ringhio Dumas ci sta già lavorando;
3 – punti persi Domenica visto il primo tempo. Il Napoli subisce poche azioni pericolose ma quando le prende il Sassuolo fa gol. Ci vorrebbe un po’ di equilibrio sopra questa follia;
4 – le vittorie degli emiliani in campionato con zero sconfitte. De Zerbi ha degli atleti che sposano la sua filosofia di calcio con grande dedizione. Dove può arrivare questo Sasòl? Nessun limite, a parte il cielo;
5 – i cambi che stavolta non hanno sortito effetti. Gattuso ha rimescolato tutto come un pacco di pasta ammiscata, ma anche la migliore pasta e patate ha bisogno della provola;
6 – di incoraggiamento per Victor. Napoli ti osanna e ti condanna nel giro di 90 minuti. Il nigeriano lotta e non sempre è lucido, ma ha cuore. Mai non mollare mai se non ce la fai, manda avanti il cuore che domani vincerai;
7 – le partite disputate dal Napoli per un bilancio tutto sommato positivo. La stagione 20/21 è strana e speriamo serva per rivoluzionare il sistema calcio, corroso da debiti e favoritismi. Finché c’è vita c’è speranza;
8 – il voto per KK. Il migliore in campo tra tutti e 22. Si danna, corre, difende e attacca. Onora egregiamente la fascia da capitano. Orgoglio partenopeo;
9 – sono due i 9 del Napoli. Utili entrambi e caratteristiche diverse, ma hanno bisogno di tempo… e c’è chi invoca il reintegro di Milik. Chi non ci ama non ci merita;
10 – stavolta lo merita tutto, il VAR. Si assume una grossa responsabilità e (giustamente) richiama l’arbitro al monitor per il pestone sfuggito a tutti. Tutti credevano che in sala video ci fosse un vecchietto modalità cantiere ed invece… MIRACOLO!!! Nella città di San Gennaro il VAR esiste e funziona (quasi);
11 – contro 11 per tutto il campionato, forse. Mancherà l’uomo in più con il San Paolo chiuso, ed è per questo che bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo. Forza guagliù.
Prima sconfitta per il Napoli in Serie A: gli emiliani espugnano il San Paolo