
Nuovo polo per la ricerca. Nasce a Napoli, precisamente nel porto, un nuovo polo per l’arte, la cultura e la ricerca. Un progetto molto importante in uno dei porti più importanti di tutta la comunità Europea.
Napoli riparte
Nuovo polo per la ricerca. Napoli dunque, prova a ripartire, sebbene i contagi non si fermino e la parola fine su questa pandemia pare ancora lontana. Napoli e tutto il suolo Campano non può permettersi un nuovo stop, ed ecco dunque che guarda al futuro, alle nuove opportunità di post-Covid.
Un polo di arte, cultura e ricerca all’interno del porto storico di Napoli è il progetto frutto della sinergia tra Cnr-Iriss, Università campane, Autorità portuale, Città metropolitana e Regione Campania. Ad annunciarlo è stato Massimo Clemente, direttore del Cnr-Iriss e direttore scientifico di Rete, in occasione della Naples Shipping Week.
E proprio il presidente dell’Autorità Portuale, Pietro Spirito ha aggiunto:
Il porto è uno snodo, un luogo di passaggio e transito nel quale si riordinano le rotte di passeggeri e merci. La nostra storia parla di insediamenti portuali fortemente integrati nel tessuto e nell’economia della città. Il Porto fin dagli albori è dentro la radice di Napoli stessa, uniti in un rapporto inscindibile. Dobbiamo trovare gli strumenti adatti per valorizzare questa straordinaria sinergia”.
Il porto deve vivere di strategie pensate assieme alla città e credo che serva una visione nazionale della logistica per questo sono molto felice della presenza quest’oggi del ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi. Il progetto è maturato nel clima più aperto e inclusivo possibile, il porto va visto sia come un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo economico, ma anche come infrastruttura culturale e creativa. Lo sviluppo viene da politiche di condivisione e il mare deve essere al centro del rilancio di Napoli.
Anche il Sindaco di Napoli De Magistris, ha ritenuto questo progetto, un volano molto importante per la ripartenza partenopea.
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