Il mondo è pieno di contagi. Torna l’incubo? Nel mondo si registrano più di 8 milioni di casi.
CINA
A Pechino sono stati registrati 27 nuovi casi positivi al Covid. Si è deciso di chiudere scuole primarie e secondarie. L’annuncio è arrivato in serata dopo che negli ultimi giorni nella capitale si sono registrati più di 100 casi. Le fabbriche momentaneamente non chiuderanno, ma le autorità cinesi suggeriscono di ricorrere allo smart working.
Sono state bloccate anche le attività sportive e culturali all’aperto. Xu Ying, funzionario della città ha dichiarato:
per la disinfezione dello spazio pubblico si dovranno: “chiudere temporaneamente le strutture sportive e ricreative al coperto. Saranno ripresi anche i controlli della temperatura, che erano stati sospesi.”
Anche i bus sono stati bloccati.
RUSSIA
Sono stati registrati 8.248 nuovi casi di virus nelle ultime 24 ore, portando a 545.458 il totale delle persone contagiate.
UCRAINA
In un Ucraina Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, è stata ricoverata in ospedale, dopo essere risultata positiva al coronavirus nei giorni scorsi .
STATI UNITI
Negli Stati Uniti i morti per coronavirus, il 14 giugno, erano 734. I contagiati erano 2.074.526 e i decessi totali erano 115.347.
AMERICA LATINA
In America Latina la situazione è grave. Si registrano oltre 78.000 morti.
Il Brasile che, con 850.514 contagi (+21.704) e 42.720 morti (+892), è al secondo posto assoluto nel mondo per contagi e morti, dietro gli Stati Uniti.
Il Perù registra 220.749 contagiati e 6.308 morti .Il Cile 167.335 contagiati e 3.101 morti. Il Messico invece ha superato i 143.000.
In Guatemala è morto un uomo della scorta del presidente Alejandro Giammattei in seguito al contagio da coronavirus.
NUOVA ZELANDA
Dopo che l’8 giugno, il premier neozelandese aveva dichiarato la Nuova Zelanda Covid-free, sono stati diagnosticati due casi: due donne, parenti, tornate dal Regno Unito, sono risultate infette. Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico dell’agenzia Onu per Covid-19 aveva dichiarato:
Non c’è solo il rischio di una seconda ondata, ma anche il rischio che i Paesi che hanno ottenuto buoni risultati fino ad ora si mostrino compiacenti, sottovalutino i rischi, e che questo porti a un ritorno del virus.
Il mondo è pieno di contagi. Torna l’incubo?
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