Politica: la situazione Zaky 3 mesi dopo. Il 9 maggio 2020 l’Italia ha festeggiato la notizia della liberazione di Silvia Romano, una ragazza milanese che era stata fatta prigioniera più di un anno fa da alcuni terroristi somali. Il giorno dopo, finalmente, la donna, partita volontaria per il Kenya nel 2018, è tornata tra le braccia della sua famiglia. Una storia terribile che ha avuto un lieto fine, no? La liberazione di Silvia e l’inizio della fase 2, però, non deve farci dimenticare un’altra vicenda.
Il 7 febbraio 2020, infatti, lo studente Patrick George Zaky, 27enne egiziano ma residente allora a Bologna, venne arrestato in aeroporto, poco prima di ritornare in Italia. Da quel momento in poi, sono passati ormai più di 3 mesi. Purtroppo, durante questi 90 giorni, non ci sono stati progressi, nonostante gli appelli fatti da Amnesty International o dal sindaco di Bologna. Quanto ancora dobbiamo aspettare per riabbracciare anche Patrick tra di noi?
ALTRO RINVIO, ALTRI GIORNI DI PRIGIONIA
Politica: la situazione Zaky 3 mesi dopo. Uno scenario che, ripensando anche al passato, purtroppo non è per niente positivo. Fino ad ora, infatti, Zaky è tornato in Italia una sola volta. Quell’unico processo mostrò la debolezza fisica e psicologica che la prigione egiziana gli aveva causato.
Nel frattempo, inoltre, un altro prigioniero politico, rinchiuso nella stessa struttura di Zaky, è morto da qualche giorno. Il governo locale non ha dato spiegazioni in merito. La preoccupazione, dunque, è aumentata velocemente, considerando anche che il processo è stato rinviato, dopo la prima volta, almeno 7 volte. Ovviamente il Covid-19 è stata la causa principale di questi rinvii. Non possiamo, però, aspettare ancora. La data stabilita per l’udienza è fissata al 19 maggio. Non ci resta che aspettare martedì prossimo per scoprire come andrà avanti questa vicenda. Non possiamo non augurarci il meglio. Forza, Patrick!
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