
L’8 Maggio 1945 la Germania dichiarò resa incondizionata, ponendo termine alla Seconda Guerra Mondiale in Europa. Oggi sono passati 75 anni dalla Seconda Guerra Mondiale, nonché il giorno dedicato alla memoria delle vittime. Oltre 68 milioni di persone persero la vita in quegli anni tremendi. Gli anni dei nazionalismi estremizzati, gli anni di Hitler, Mussolini e Stalin, un periodo nero della storia dell’umanità. La guerra più sanguinosa della storia, campi di concentramento, gulag, bombardamenti a tappeto su tantissime città e perdita di tantissime vite innocenti. L’evento che ha cambiato più di ogni altro la concezione della vita per gli esseri umani, l’evento che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’umanità.
Perché 75 anni sono tanti, ma non sono affatto una scusa per dimenticare tutti quegli orrori. Va sempre ricordato il passato, per avere una vera coscienza del presente, per poter dare il giusto valore alla vita, oltre che alle vite di tutte quelle vittime innocenti. Non è un caso se per molti paesi europei (anche la Germania) oggi è la giornata della liberazione. Perché l’8 Maggio del 1945 fu la fine di un vero e proprio incubo per tutta l’Europa, distrutta da quel fanatismo assurdo che correva in quegli anni.
Non bisogna però commettere l’errore di attribuire tutta la colpa a quelle 3 figure sopracitate. Infatti, come disse Winston Churchill :“Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti…”. Il problema era ben radicato nella popolazione, o almeno in buona parte di essa. Bisogna ricordare proprio per evitare ulteriori momenti di debolezza, ulteriori ricadute in pensieri dannosi per l’umanità. In un momento così delicato come quello che stiamo vivendo, alimentiamo la memoria, alimentiamo la conoscenza storica ed emotiva del nostro passato, per non dimenticare mai.
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