Manfredi e le ipotesi universitarie. Gaetano Manfredi annuncia il rientro in sede nelle rispettive università. Il Ministro dell’Università e della Ricerca è pronto ad adottare un piano ben definito per riaprire gli atenei. È questo il punto principale della nota inviata al CUN (Consiglio Universitario Nazionale), al CRUI e agli studenti.
Gaetano Manfredi e le ipotesi universitarie: l’ex Rettore dell’Unior ha annunciato che la riapertura delle scuole avverrà soltanto per svolgere gli esami in sede e le sedute di Laurea. Ma non solo, anche laboratori obbligatori e tirocini avverranno in loco. Un grande passo avanti ma tutto dipenderà dal trend del Coronavirus. Un’ottima notizia per le matricole e gli studenti universitari, che però dovranno continuare a seguire le lezioni via online. Una decisione diversa rispetto a quella del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina che ha negato la possibilità di riaprire le scuole a maggio.
Una realtà, quella delle università, che proseguirà almeno fino a gennaio 2021: flessibilità e sicurezza sono le parole chiave per ripartire, anche per aiutare i fuori sede a contenere le spese.
CONTENERE LE SPESE: TASSE RIDOTTE?
La crisi economica sta colpendo tantissime persone e ovviamente il mondo intero. Restringendo la cerchia alla sola Italia e quindi all’istruzione, ecco che le costose università cominciano a diventare inaccessibili per gli studenti. Tra fuori sede e non, le spese per formarsi negli atenei sono sempre superiori e ovviamente ora più dolorose. Il virus e la chiusura dei negozi ha portato sconforto e impossibilità nel pagare le tasse universitarie.
Al momento è pregiudicato il diritto allo studio delle categorie meno abbienti, compromettendo le carriere universitarie in corso e abbassare notevolmente il numero di immatricolazioni al prossimo anno accademico. Il crollo dei redditi non aiuterà nessuno, nemmeno chi ha aderito alla giacenza ISEE che vale per il 2018. Tra i problemi per gli studenti non figurano soltanto le tasse ma anche gli affitti, che a detta di Vincenzo De Luca, bisogna sospendere per tutti gli studenti universitari.
Tra le università più attive ci sono l’Università Suor Orsola Benincasa e l’Università Federico II di Napoli. Gli studenti dell’Università Suor Orsola Benincasa e quelli del Sindacato Universitario Link Napoli, in collaborazione con l’associazione universitaria L’Agorà degli Studenti si sono subito mobilitati. La mobilitazione dell’Unisob, che rivendica agevolazioni economiche, è nata dapprima su Facebook: dall’iniziale raccolta firme per una lettera al Rettore, si è passati ad una lettera all’assessore Daniela Villani che, sposando la causa, ha scritto al ministro Manfredi.
Gli studenti del Sindacato Universitario Link Napoli e dell’Agorà degli Studenti, infine, con una lettera al Rettore della Federico II, Arturo De Vivo, hanno rivendicato un’estensione della No Tax Area a fasce più ampie di iscritti, con una riduzione dei CFU necessari per accedervi o con una proroga della scadenza entro cui conseguirli, dal 10 agosto al 30 settembre; l’annullamento della mora per il pagamento ritardato della seconda e terza rata e non solo.
Per aiutare gli studenti ad ottenere ciò, ecco in soccorso una petizione che è possibile firmare al seguente link: http://chng.it/KR6ckWVm.
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