Purtroppo no, quello che precede queste poche parole potrebbe essere più di una semplice voce di corridoio. Questo è quanto emerge dalle considerazioni fatte dagli scienziati concordi su un possibile prolungamento del blocco oltre il 3 aprile. Il motivo che ha reso concordi gli scienziati su questa eventuale proroga è la non eventuale diminuzione dei numeri dei casi di Coronavirus.
Il professor Remuzzi afferma: “Molte vittime erano anziane o avevano precedenti patologie” ma è anche vero che se si potessero evitare queste morti sarebbe meglio. I comportamenti di molti cittadini sono da migliorare, prestando attenzione ai gesti di tutti i giorni. La situazione è critica e, un semplice gesto come quello di stare a casa, aiuterebbe medici e infermieri alcuni dei quali lavorando anche 24 ore al giorno la casa chissà da quanto non la vedono. I malati, gravi e non, aumentano, gli ospedali sono pieni e il personale sfinito. Questa situazione di estrema criticità ha portato a scienziati come Burioni, Garattini, Locatelli, Pregliasco e Rezza a prendere seriamente in considerazione l’ipotesi del prolugamento.
Il parere degli esperti
Si sono espressi tutti a riguardo. Il professor Pregliasco afferma: “E’ ancora troppo presto per sperare di vedere un cambiamento significativo“. Ci vuole ancora tempo per un segnale positivo. All’incirca una settimana. Il collega Silvio Garattini: “Tutto dipenderà da noi, dalla nostra capacità di evitare il contagio.” Poi aggiunge: “Bisognerebbe fare tamponi più mirati, ad operatori sanitari e a quelli più a rischio.” Mentre Franco Locatelli scrive: “Siamo pronti a prorogare la sospensione didattica, se necessario. Ex zone rosse di Lodi e Codogno hanno avuto un’ importante riduzione dei casi con norme e sanzioni severe”. Roberto Burioni: “Dobbiamo avere fiducia, ci sono stati segnali positivi, siamo sulla strada giusta”. Anche Giovanni Rezza si è espresso a riguardo: “Non si conoscono i possibili sviluppi della pandemia“. Ci sarà il blocco oltre 3 aprile?
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