Momenti di tensione questa mattina al corteo dei lavoratori della Whirlpool che, dopo aver protestato su via Argine, hanno occupato la rampa di accesso alla zona di San Giovanni-Barra-Gianturco. Dopo uno scontro corpo a corpo tra la polizia ed i manifestanti, quest’ultimi hanno irrotto ed addirittura occupato anche la rampa di accesso alla A3, dov’è stato posizionato uno striscione che ha bloccato il traffico per circa un’ora. Una protesta “insolita”ed inaspettata quella mossa dai dipendenti della fabbrica della multinazionale presente a Ponticelli che, alla vigilia dell’incontro di lunedì, hanno deciso di dare un segnale forte.
Queste le parole del delegato sindacale Rsu-Uilm Vincenzo Accurso alla Whirlpool-«Noi continueremo a marciare verso la nostra dignità. Ci aspettiamo che il governo mantenga la parola data convocando il tavolo di confronto con l’azienda. In caso contrario saremo pronti a nuove mobilitazioni. Vivere cosi, senza la speranza di un domani, è diventato insostenibile. Più di 400 persone rischiano il lavoro e la dignità. Abbiamo creduto alle promesse fatte in passato, ma a questo punto vogliamo i fatti».
«Siamo tutti sulla stessa barca – affermano in coro gli operai – e tutti devono fare la loro parte. Non possiamo più continuare ad aspettare perché non c’è tempo. Da sette mesi siamo in balia di politici e azienda che ancora oggi ha ribadito la volontà di cancellare il nostro stabilimento. Dobbiamo difendere il nostro futuro e quello delle nostre famiglie».
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