Giornata delle vittime di mafia: ricordiamo, ma restando a casa. Sì, perchè la quarantena obbligatoria causata dal Covid-19 ci costringe a non uscire di casa fino al 3 aprile, almeno per il momento. Questo, però, non ci impedisce di festeggiare il primo giorno di primavera. Oggi, 21 marzo, è anche e soprattutto la giornata in ricordo delle vittime innocenti di mafia. Le piazze di tutta Italia oggi erano ovviamente vuote, ma non internet. Restare a casa, in questo particolare caso, può servire. Informarsi non guasta mai, soprattutto quando si parla di mafia o, più in generale, di criminalità organizzata. Non è scontato e mai lo sarà ricordare tutte le vittime innocenti morte per motivi esterni al comprensibile. E’ estremamente difficile comprendere la perdita di un fratello, di una mamma o di un papà perché “scambiati per qualcun altro” o perché “amici di”. Ricordarli è il minimo che possiamo fare tutti noi.
IL RICORDO SIMBOLICO DI PALERMO
Palermo, la città sicuramente più rappresentativa di questa giornata, non ha potuto commemorare le vittime delle mafie e della violenza criminale. Don Luigi Ciotti, i ragazzi di Libera e tutti quelli che ogni anno si radunano per ricordare gli eroi della guerra alle mafie non hanno potuto farlo. Il nemico invisibile, l’ormai famosissimo Coronavirus, ha impedito dopo 25 anni di fila il ricordo delle più di 1000 vittime innocenti di mafia. Come già detto, però, si può fare qualcosa. Potete infatti fare una foto con in mano un cartellone, sul quale potete scrivere il nome della persona che volete ricordare. Potete guardare un film che, in buona parte, ricorda chi ha lottato contro questo “cancro della società”, come detto dal presidente della Repubblica Mattarella, come “Fortapasc”, in ricordo di Giancarlo Siani, o “I cento passi”, in memoria di Peppino Impastato. Giornata delle vittime di mafia: ricordiamo, ma restando a casa.
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