Ottici aperti ma lo Stato ci aiuti. Il Coronavirus incombe e dopo le dichiarazioni di Giuseppe Conte nel disporre la chiusura dei negozi, la situazione economica potrebbe precipitare. La possibilità di congelare tasse e mutui è consistente ma intanto le attività commerciali devono fronteggiare l’apertura con tutte le difficoltà.
Tra le attività aperte, oltre a quelle alimentari e farmaceutiche, ci sono quelli di prima necessità. Oltre ai vari negozi di idraulici ed elettronica, ecco anche gli ottici. Per l’occorrenza, l’imprenditore ed ottico Massimiliano Alvino ha spiegato la figura dei negozi in questo periodo e l’aiuto che si aspetta dallo Stato. “Dopo la decisione del Governo, gli ottici possono restare aperti essendo di prima necessità. Essendo una categoria sanitaria abbiamo l’obbligo di tutela degli addetti e degli utenti.”
Alvino, già giornalista e ospite durante RadioSca Sport Show , ha dichiarato che è garantita la distanza di sicurezza di un metro. Come imprenditore ovviamente si dice preoccupato, come sua moglie Francesca, entrambi titolari del negozio dell’Ottica Riccardi al Corso Umberto 111 di Napoli.
Ottici aperti ma servono aiuti dallo Stato: “Servono aiuti seri dal Governo e l’Unione Europea. I fatturati sono crollati e siamo nel caos più totale: serve una mano dallo Stato.”
Una situazione che rischia di sfuggire di mano: ci salverà lo Stato?
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